Sport

Gol di mano e rigori: lite Moratti-Berlusconi

Il presidente dell'Inter replica a Galliani, che aveva detto al Cavaliere: "Senza il gol di mano di Adriano nel derby saremmo a meno uno". Moratti: "Conterò i rigori dati al Milan". Nerazzurri fermati dal Napoli. Milan: Kakà affonda il Palermo. E la Juventus fa 2-2 a Reggio Calabria

Gol di mano e rigori: lite Moratti-Berlusconi

Milano - Tutti lo davano per finito. Ma non è così. Non solo per la matematica. Il Milan, approfittando della sconfitta dei campioni d'Italia a Napoli si è portato a meno sette. Basterebbe un altro passo falso della capolista per riaprire il campionato. Del resto, si sa, tutto può succedere. Tra infortuni, squalifiche e cali di forma, perdere un campionato già stravinto non è proprio impossibile. I tifosi nerazzurri fanno gli scongiuri, quelli rossoneri "gufano" i cugini sognano a occhi aperti la storica impresa. Intanto Moratti e Berlusconi duellano a colpi di fioretto.Tra rigori dati e negati e gol di mano, il "bar sport" pallonaro riaccende l'ultima polemica.

La polemica di Galliani L'inseguitrice non è più la Juventus ma il Milan. "Ho sentito Galliani al telefono - ha detto il premier Silvio Berlusconi - mi diceva che senza il gol di mano di Adriano nel derby, a quest’ora saremmo ad un punto dall’Inter. Gli ho risposto che con il condizionale, nel calcio, non si va da nessuna parte". Una semplice battuta. Che però è più che sufficiente per infiammare le polemiche.

La replica di Moratti Il presidente dell'Inter non ha per niente voglia che qualcuno osi contestare il primato della sua squadra. Per mettere a tacere ogni minima insinuazione, creata ad arte per innervosire la sua squadra, Moratti va giù pesante. Ricorda i rigori (12) avuti dai rossoneri in questo campionato. "Penso che dovrò contare i rigori del Milan e poi vedremo..." ha detto il patron dell'Inter prima dell’inaugurazione della nuova sede dell’Inter.

La sconfitta di Napoli Sulla sconfitta di ieri, Moratti ha spiegato che "può capitare una partita in cui tutto non gira. Il pubblico spingeva molto per il Napoli e questo ha messo un po' in difficoltà i nostri". "È stata una partita no - ha aggiunto - ha ragione Mourinho: poteva finire tranquillamente 0-0 ma non basta quando una squadra punta al campionato".

"Milan e Juve sono alla pari..." Ora che il vantaggio sulla seconda è diminuito, a Moratti importa poco che a incalzare la sua squadra sia il Milan e non più la Juventus. "Sono due squadre alla pari che hanno fatto più o meno lo stesso campionato". "Mi preoccupa - spiega - il fatto che dobbiamo fare bene, niente di più: il discorso è tutto su di noi".

"Ibrahimovic? Parleremo..." Il presidente del club nerazzurro, che da oggi sposta la sua sede da via Durini in Corso Vittorio Emanuele, non teme nemmeno le ultime dichiarazioni di Ibrahimovic che ha detto di desiderare un’esperienza nuova. "Non mi è sembrato così esagerato e tra l’altro l’intervista era di qualche settimana fa. Ho fatto - continua - un accenno con Ibra e ci parleremo ma non mi è sembrato in una condizione di nervosismo".

Si aspetta, gli è stato chiesto infine, più riconoscenza dal giocatore più pagato della squadra? "No, perché lui lo è assolutamente", la risposta di Moratti. 

Commenti