Politica

Governissimo, l'appello di Veltroni e Pisanu piace sia al Pd che al Fli

Con una lettera sul Corriere Veltroni e Pisanu propongono un "governo per la riforma elettorale". Fini e Bersani mostrano il loro apprezzamento

Governissimo, l'appello 
di Veltroni e Pisanu 
piace sia al Pd che al Fli

Con un articolo a doppia firma pubblicato in prima pagina dal Corriere della sera Beppe Pisanu e Walter Veltroni lanciano un sasso nello stagno cercando di riportare al centro del dibattito politico il tema delle riforme. “L’Italia ha bisogno di una nuova stagione politica e istituzionale”: inizia così l’appello bipartisan. L’articolo, dopo una disamina dell’attuale crisi economica e istituzionale, va subito al sodo: basta con la rissa continua, serve un governo, aperto a tutte le forze “responsabili”, che attui le necessarie riforme (prima fra tutte quella elettorale), per andare poi a nuove elezioni facendo scegliere, ai cittadini, tra proposte alternative di governo, ma senza più le contrapposizioni degli ultimi anni contro questo o quel candidato. Lo sforzo può apparire anche sensato, si tenga conto che la stessa idea fu lanciata da Berlusconi nel 2006: il centrosinistra vinse ma non avendo i numeri sufficienti a governare dovette fare affidamento anche sui voti dei senatori a vita. Lo sforzo del Cavaliere fu subito bocciato. Oggi, dopo cinque anni, qualcuno ripropone la stessa cosa: facciamo, tutti insieme, le riforme che servono al Paese. Fini e Bersani subito salutano con favore l'iniziativa. Il loro vero scopo, però, non è l'interesse del Paese ma solo mandare a casa il presidente del Consiglio. Perché se Berlusconi continua ad avere i voti allora bisogna trovare il modo per mandarlo a casa. E quale modo migliore facendo un governo tutti insieme giusto per isolare il premier?

Il plauso di Fini e Bersani Nel giro di poche ore la proposta di Veltroni e Pisani riceve il plauso di Gianfranco Fini: il presidente della Camera condivide l’idea di un “governo di decantazione”. Interpellato dai giornalisti a margine di una iniziativa sui giovani, la terza della carica dello Stato ha detto: “Ho letto l’articolo di Pisanu e Veltroni. L’ho trovato condivisibile dalla prima all’ultima parola. L’appello di Veltroni e Pisanu va ascoltato e questo può accadere dopo le elezioni amministrative. È assolutamente necessario approvare delle regole condivise per far uscire l’Italia dal tunnel”. Positivo anche il giudizio di Italo Bocchino, vicepresidente del Fli. Favorevole alla “transizione” anche Pierluigi Bersani. Il segretario del Pd argomenta così la sua posizione: “Come abbiamo sempre detto tutte le soluzioni che comportano un passo indietro di Berlusconi e una fase di transizione, sono le benvenute. Ma nel frattempo non dimentichiamoci di combattere perché Berlusconi non sembra avere intenzione di fare un passo indietro. Mentre dichiariamo al nostra disponibilità a soluzioni di transizione, sia chiaro che terremo alto il combattimento nel paese, perché siamo di fronte ad una situazione insostenibile”.

Fredda reazione dal Pdl “Trovo davvero singolare la proposta di un governo di decantazione, quando l’attuale esecutivo ha ricevuto a più riprese la fiducia del parlamento dopo che tutti i tentativi dell’opposizione di farlo cadere sono andati a vuoto”. Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e senatore del Pdl, boccia la proposta Veltroni-Pisanu di un governo di decantazione per le riforme. “Un governo con tutti dentro o comunque con una maggioranza che comprenda anche chi ha perso le elezioni è inaccettabile e contro l’esito del voto del 2008 e delle successive consultazioni”. Dello stesso avviso anche Maurizio Gasparri, capogruppo el Pdl al Senato: “Ho una visione bipolare della politica, ritengo che formule che vedono insieme forze diverse con obiettivi diversi non sia utile al paese. Perseguo altro tipo di politica che si stabilizzi in un confronto non acceso come oggi. Non credo a formule di governo di unità nazionale, sarebbero paralizzanti per l’Italia.

Non è una prospettiva che mi interessa”.

Commenti