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Grave emorragia a Sposini prima di andare in onda Il giornalista ora è in coma

Si è accasciato pochi minuti prima dell’inizio de "La vita in diretta". Aiutato dai colleghi e trasportato in ospedale il conduttore è stato operato d’urgenza alla testa per arginare la perdita di sangue. È polemica sui tempi dei soccorsi

Grave emorragia a Sposini 
prima di andare in onda 
Il giornalista ora è in coma

Il malore è arrivato a pochi minuti dalla diretta. Lamberto Sposini si è accasciato nello studio e subito le sue condizioni sono parse drammatiche. Scaletta in mano, luci accese, ospiti già pronti, ieri La Vita in diretta doveva essere tutta dedicata alle nozze regali di William e Kate. Un’occasione che avrebbe ribadito l’eleganza professionale di Sposini, conduttore navigato, abile a mixare informazione e retroscena leggeri, esperto nel commentare eventi di portata internazionale. Invece, chi alle 14,10 era sintonizzato su Raiuno è stato colto di sorpresa vedendo partire Dadada in musica, un programma d’archivio.

A quell’ora, nello studio Rai di Via Teulada la concitazione era massima. Sposini veniva riscaldato con abiti messi a disposizione da colleghi e collaboratori. Ma l’ambulanza tardava ad arrivare: quaranta minuti secondo alcune testimonianze; «diciannove minuti dopo la chiamata» secondo la ricostruzione fornita dagli uomini dell’Ares 118 che si dicono pronti a mostrare registrazioni e tabulati delle telefonate («Le ambulanze della zona erano tutte impegnate negli altri soccorsi e sul posto è stata inviata un’ambulanza operativa che si trovava in una zona limitrofa»). Una volta giunto al Santo Spirito i sanitari hanno deciso un nuovo trasferimento al Policlinico Gemelli.
Nel frattempo la Rai decideva di mandare in onda La Vita in diretta. Non si sa quanto informata delle vere condizioni di Sposini, Mara Venier annunciava: «Sembra che ora tutto stia andando bene e che Lamberto si stia riprendendo». Ma le notizie che, in contemporanea, arrivavano dal Gemelli avevano un tono ben più allarmato. Nessun bollettino medico, tuttavia le agenzie parlavano di emorragia cerebrale, di problemi neurologici, di ictus. Tanto che si rendeva necessario un intervento d’urgenza al cervello per arginare l’emorragia. Dal quale i medici sono usciti parlando di «situazione critica». Il Tg1 delle 17 dava la notizia delle condizioni di Sposini e, a quel punto, era impossibile tornare in onda con La Vita in diretta che, così, lasciava spazio a un telefilm.

Intanto al Policlinico sfilavano colleghi e amici del giornalista: Enrico Mentana e Massimo Giletti, il direttore di Raiuno Mauro Mazza, Clemente Mimun con altri giornalisti del Tg5, Emilio Carelli di SkyTg24, la stessa Mara Venier, il presidente della Rai Paolo Garimberti. Che ricostruiva così i fatti: «Un momento prima di andare in onda Lamberto stava pensando soltanto alla trasmissione. È accaduta una cosa tremenda». Particolarmente turbato è apparso Bruno Vespa: «È una faccenda difficile da dimenticare anche perché Lamberto stava benissimo». Eppure, negli ultimi giorni alcuni collaboratori l’avevavo visto teso, nervoso. Ma non per una particolare ragione. Il programma funzionava bene, l’accoppiata con Mara Venier, gli ascolti, tutto. La terza stagione de La Vita in diretta volgeva al termine con ottimi riscontri.

Del resto, la conduzione del talk show pomeridiano di Raiuno aveva segnato l’inizio della sua seconda vita televisiva. Lo aveva chiamato nell’estate 2008 l’allora direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, proponendogli di subentrare a Michele Cucuzza, offrendogli una vera second life, dopo i momenti difficili del 2006. Quando aveva abbandonato il Tg5, in polemica con Carlo Rossella che aveva preso il posto di Enrico Mentana, insieme al quale aveva partecipato alla fondazione e all’affermazione della testata. Esperto di calcio e tifoso della Juventus, ospite fisso del Processo di Biscardi, era stato sanzionato con quattro mesi di sospensione per alcune sue telefonate con Luciano Moggi. Aveva poi trascorso qualche anno nel limbo di Odeon tv e di Telenorba, la più seguita emittente locale del Mezzogiorno. Ma la grande televisione non poteva dimenticarsi della sua autorevolezza pacata e dell’aplomb anglosassone che piaceva molto alle donne. Così, sia Maurizio Costanzo che Massimo Giletti e lo stesso Cucuzza avevano continuato ad invitarlo. Fino alla chiamata di Raiuno, due annate positive, da quest’anno l’affiancamento con Mara Venier. Magari in attesa di tornare a lavorare in coppia con Mentana, l’amico di sempre che ieri sera gli ha dedicato il suo tg.


Chissà.

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