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Grecia, via libera al piano di austerity Ma ad Atene gli scontri continuano

Via libera alla manovra anti-crisi che prevede tagli e aumenti di tasse per 28 miliardi di euro e privatizzazioni per altri 50 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Ma in piazza sale la tensione: scontri e colpi d'arma da fuoco davanti al ministero delle Finanze

Grecia, via libera al piano di austerity  
Ma ad Atene gli scontri continuano

Atene - Nuovi scontri sono scoppiati oggi ad Atene, nel giorno in cui il Parlamento è chiamato a votare il nuovo piano di austerità del governo, che prevede 28,4 miliardi di tagli tra il 2012 e il 2015 e 50 miliardi di privatizzazioni. Stando a quanto constatato da un giornalista della France presse, la polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di manifestanti. Ieri almeno 27 persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati a margine della manifestazione contro le misure del governo.Colpi d’arma da fuoco sono stati uditi all’esterno della sede del ministero delle Finanze ad Atene, dove, dopo il voto del Parlamento sul pacchetto d’austerity del governo, continuano gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Oltre 500 feriti di ogni età sono raccolti nel centro provvisorio allestito nella stazione della metropolitana di piazza Syntagma ed hanno bisogno di soccorsi. A lanciare l’appello attraverso la stazione Tv privata Alter è stato un medico. L’aria nella piazza è irrespirabile a causa delle nuvole di gas lacrimogeno e del fumo che si innalza dai cassonetti dati alle fiamme e - nonostante ciò - molti del movimento degli "indignati" si trovano ancora sul posto.

Via al piano anti-crisi Intanto il Parlamento greco ha approvato, con una maggioranza di 155 voti su 300 il piano di austerità proposto dal governo del primo ministro Georges Papandreou, che prevede tagli e aumenti di tasse per 28 miliardi di euro e privatizzazioni per altri 50 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Il nuovo piano di austerità è utile a garantire al Paese nuovi aiuti finanziari, scongiurare il fallimento e a non mettere a rischio la zona euro. I creditori di Atene, Unione europea e Fondo monetario internazionale, attendevano il via libera a questo piano, molto contestato nel Paese, per sbloccare la quinta tranche del prestito di 110 miliardi di euro garantito lo scorso anno, pari a 12 miliardi, e per iniziare a definire un secondo piano di salvataggio. Nel secondo giorno di sciopero generale indetto dal sindacato, i manifestati si sono mossi fin dalle prime ore del mattino per impedire, almeno simbolicamente, la votazione, in programma questo pomeriggio. Alla fine della votazione soltanto un deputato socialista ha votato no al provvedimento, che ha ottenuto un sì da parte di un membro dell’opposizione. Ora Ue ed Fmi dovranno sbloccare i 12 miliardi di euro di prestiti di emergenza che consentiranno al governo di far fronte alle scadenze del debito a luglio. Il deputato socialista Panagiotis Kouroblis, che ha votato no, è stato espulso dal suo partito, che vede così la sua maggioranza parlamentare ridotta da 155 a 154 membri su un totale di 300 seggi. Con il voto del parlamento greco alle misure di austerità di bilancio e alle privatizzazioni è stata "spianata" la strada per la concessione della quinta tranche del prestito alla Grecia. Si tratta di 12 miliardi di euro. Lo ha detto il presidente eurogruppo Jean Claude Juncker. 

Scontri con la polizia La polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere piccoli gruppi di persone che cercavano di bloccare le principali strade attorno ad Atene. Ieri, ci sono stati scontri a margine delle manifestazioni davanti al Parlamento, dove sono accampati dal 25 maggio scorso gli «indignati», movimento popolare di protesta contro l’austerità. Il governo guidato dai socialisti dispone di una maggioranza di cinque voti in Parlamento, 155 seggi su 300 e, nonostante alcune voci di dissenso, dovrebbe ottenere il via libera al piano. Il principale partito di opposizione, Nea Dimokratia, così come gli altri quattro partiti di estrema destra e della sinistra comunista, si sono rifiutati di sostenere il piano di George Papandreou, che prevede 28,4 miliardi di tagli tra il 2012 e il 2015 e 50 miliardi di privatizzazioni.

Insulti ai politici e spazzatura contro la polizia Le proteste all'esterno del Parlamento sono indirizzate soprattutto contro i politici accusati della crisi finanziaria che potrebbe minacciare la stabilità europea. I manifestanti si sono avvicinati all'auto che trasportava la deputata comunista Liana Kanelli, ma le hanno permesso di andare verso il Parlamento perché voterà contro il piano. Tuttavia, qualcuno nella folla le ha lanciato dello yogurt in faccia. I manifestanti hanno anche issato cartelloni con caricature di leader come il primo ministro Papandreou, il nuovo ministro dell'Economia Evangelos Venizelos e il vice primo ministro Theodoros Pangalos. E tanti anche gli slogan contro la polizia, come: "Cani, avete cura dei vostri padroni!".

La folla ha poi svuotato sacchi di spazzatura dai bidoni pubblici, gettandoli contro le forze di sicurezza che hanno guardato impassibili.

 

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