Viaggi

In Guinea Equatoriale per sentirsi esploratori nella foresta vergine

Il Paese più piccolo e più ricco del Continente finalmente apre al turismo. Isole, spiagge, campi da golf e monumenti sorprendenti

Paolo Stefanato

La Guinea Equatoriale è pronta ad affacciarsi al mercato turistico. Le potenzialità sono di prim'ordine e il governo si sta impegnando per valorizzare il patrimonio naturale e per creare strutture di accoglienza. Nel 1996 sono stati scoperti, al largo dell'isola di Bioko, ingenti giacimenti sottomarini di petrolio, e ciò ha dato un forte impulso a piani di infrastrutture e di ammodernamento del Paese, che oggi, senza tradire origini e tradizioni, si presenta come un luogo evoluto e civilizzato.

Siamo nell'Africa centrale, ai confini con Cameroun e Gabon. La Guinea Equatoriale non va confusa con la Repubblica di Guinea o con la Guinea Bissau, più grandi e più note. E' uno dei più piccoli Paesi del continente, uno dei meno popolati, il più ricco. Essendo un'antica colonia di Madrid, vi si parla spagnolo. E' caratterizzato dal fatto che la capitale, Malabo, sorge sull'isola di Bioko, mentre la terraferma non è proprio di fronte, ma a 45 minuti d'aereo: territori distanti e differenti. Dall'Italia ci si arriva via Francoforte o Parigi e per un italiano è comodo spostare le lancette di un'ora solo durante l'ora legale. Trattandosi di Equatore, il periodo più consigliabile va da settembre ad aprile, ma durante tutto l'anno le temperature non scendono mai sotto i 21 gradi di notte e i 26 di giorno.

Malabo è una città con caratteristiche coloniali, una cattedrale cattolica (religione abbracciata dal 95% della popolazione), qualche edificio storico in legno: molte le affinità con i paesi dell'America latina. La città, che ha bei litorali con spiagge balneabili, è sovrastata da un vulcano spento che, con il suo profilo, caratterizza il paesaggio. Tutto è circondato da foresta vergine, spessa, profonda, misteriosa.

La foresta è ancora più strepitosa sulla terraferma, tra Bata altra città di 250mila abitanti, come Malabo e Oyala, la nuova capitale in costruzione. Negli ultimi anni sono stati realizzati centinaia di chilometri di strade e autostrade, così che ogni tragitto è un viaggio tra due pareti di giungla spettacolare, palme, banani, felci, bambù, flamboyant, qualche baobab, tante specie a noi sconosciute e, su tutto, la potenza estetica della Ceiba, l'albero nazionale celebrato anche sulla bandiera alto, solenne, così austero da sembrare inarrivabile. Oyala è in questo momento un reticolo di asfalto e pochi edifici: un'università, una scuola, un palazzo governativo, due grattacieli stile Dubai. Manca qualche anno di lavori.

L'unico edificio completato e funzionante è un albergo di lusso, uno dei più grandi ed eleganti di tutta l'Africa, il Grand Hotel Djibloho; è un'infrastruttura a 5 stelle ufficiale, e già accoglie regolarmente congressi di capi di Stato, manifestazioni nazionali e internazionali, e lo scorso anno ha addirittura ospitato per vari mesi il governo e le sue riunioni. L'albergo, 450 camere e 50 ville, è stato progettato e costruito da un'impresa italiana, la Piccini di Perugia, ed è diretto da un italiano di grande esperienza internazionale, Vincenzo Presti, che è anche consulente governativo per lo sviluppo turistico del Paese. Un soggiorno al Djibloho è consigliabile a chi voglia fare escursioni nella foresta, visitare villaggi autoctoni, giocare a golf in un campo lambito dalla vegetazione e dal fiume, oppure raggiungere una curiosità africana: la cattedrale di Mongomo, con un colonnato di oltre 440 colonne ispirato a San Pietro.

Infine, l'isola di Corisco, raggiungibile da Bata, è un pezzo di Maldive calato in Africa. Piccola 150 abitanti spiagge bianchissime, sole a picco, mare trasparente. La vegetazione è vergine, i tramonti strepitosi. Oggi vi si arriva con un traghetto merci notturno, viaggio indimenticabile. Ma domani atterreranno i grandi aerei charter per i quali è già stata ultimata la pista dell'aeroporto (anch'esso costruito da italiani). A Corisco c'è già un 4 stelle di ottimo livello. Chi vuole sentirsi pioniere in un luogo assolutamente vergine, si affretti.

Per informazioni sul Paese, ospitalità, visti: presti.vincenzo@grandhoteldjibloho.co; agenzia My Time a Montegrotto Terme (av.verna@gmail.com). All'ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma, Nicolas Rolo Biniko (binikorolo@yahoo.

it).

Commenti