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Hyundai Ioniq si fa in tre E l'ambiente dice grazie

La berlina è Hybrid, Hybrid Plug-in (autonomia di 63 km con le sole batterie) o Electric (250 km). Le garanzie

Piero Evangelisti

Nella mobilità c'è chi ha molte «visioni» e chi viaggia spedito con modelli che sono già a disposizione dei clienti sempre più attenti alle green car. Hyundai ha da poco completato la gamma della sua giovane Ioniq, la prima auto al mondo disponibile con tre differenti eco-motorizzazioni: Hybrid, Electric e Plug-in Hybrid. L'ibrido, in generale, porta sensibili riduzioni dei consumi ma la macchina continua a funzionare a benzina: dopo il dieselgate è sempre più richiesto. Poi c'è l'elettrico che soffre tuttora di infrastrutture di ricarica carenti e di costi elevati purtroppo, in Italia, non agevolati da incentivi. La soluzione che sposa al meglio l'autonomia a emissioni zero con la marcia col motore termico è senza dubbio la tecnologia plug-in, quella che equipaggia il terzo modello di Hyundai Ioniq.

Prima di passare all'analisi del modello è giusto sottolineare che le tre Ioniq sfoggiano un design molto personale, elegante e sportivo, che le rende inconfondibili perché gli stilisti del marchio non hanno esagerato nelle concessioni all'aerodinamica (comunque ai vertici della categoria con un Cx di 0,24) a scapito dell'estetica (il design è sempre al primo posto nelle ragioni di scelta di un'auto). Ioniq Plug-in combina un motore a benzina 1.6 Gdi, 4 cilindri a iniezione diretta del carburante, a elevato rendimento termico, che ha una potenza massima di 105 cv, con un motore elettrico da 45 kW (61 cv) attivato da una batteria agli ioni polimeri di litio che garantisce una percorrenza di 63 km utilizzando esclusivamente le batterie.

Nel combinato Ioniq Plug-in consuma 1,1 litri/100 km con emissioni di CO2 di 26 g/km. La potenza di sistema dei due motori è pari a 141 cv, tanti, e consentono una guida sportiva: accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi, velocità massima 178 km/h. Fino a quando il livello non scende sotto una determinata soglia l'auto viaggia in modalità elettrica per poi passare a quella ibrida. Impostando la modalità sport l'auto massimizza l'utilizzo dei due motori. Alle colonnine Ioniq si ricarica completamente in 2 ore e 15 minuti. Grazie all'Eco-Driving Assistance System la guida diventa più efficiente ma non per questo meno divertente. Sportività e comfort sono assicurati dall'ottima trasmissione automatica a doppia frizione (fa davvero la differenza rispetto ai cambi che equipaggiano altre vetture di questo tipo) DCT a 6 rapporti. Per la marcia in manuale ci sono addirittura i paddle al volante. Equipaggiata di ponte posteriore con sospensioni Multilink, Ioniq monta di serie la frenata autonoma d'emergenza con sensore di riconoscimento dei pedoni, il mantenimento attivo della carreggiata e il Cruise Control adattivo. Disponibili anche il controllo dell'angolo cieco e il Rear Cross Alert. Le differenze tra le tre Ioniq, salvo alcuni dettagli di design, sono tutte legate ai gruppi propulsori. Sulla Hybrid i due motori (quello a benzina è sempre l'1.6 Gdi) erogano una potenza massima 141 cv e sono abbinati al cambio 6DCT. La Ioniq Electric regala una marcia sempre silenziosa, completamente elettrica. Monta una batteria da 28 kWh per un'autonomia massima di 250 km.

Disponibile istantaneamente, come su tutte le elettriche pure, la coppia massima di 295 Nm viene erogata dal propulsore elettrico da 120 cv: attraverso una trasmissione diretta può spingere la vettura a 165 km/h.

Come tutte le Hyundai anche le Ioniq sono coperte da una garanzia di 5 anni con chilometraggio illimitato alla quale, in questo caso, si aggiunge una garanzia di 8 anni e 200mila km sulla batteria ad alta tensione.

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