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«I clienti continuano a preferire il diesel Pro e contro sull'ibrido»

Archiapatti (Aniasa): «Sul gasolio informare con correttezza». Il punto sull'auto condivisa

Mauro Serena

«Gli elementi d'incertezza e di polemica riguardo al diesel sicuramente non ci piacciono: come associazione che rappresenta un milione di veicoli, dobbiamo fornire un'informazione corretta sui motori a gasolio dell'ultima generazione, che sono efficienti e puliti. Proprio per questo motivo i clienti continuano a preferirli, con una flessione che non è stata così devastante come vorrebbero dipingerlo certe demonizzazioni mediatiche e politiche, che poi non trovano riscontro tecnico».

Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa, l'associazione confindustriale che raggruppa società di noleggio, servizi e car sharing, vuole superare le polemiche ideologiche sul diesel, perché il mercato delle flotte, che sceglie con criteri oggettivi, di tutta questa discussione non sembra risentire granché.

I motori ibridi si stanno gradualmente facendo strada nelle car policy aziendali e dove sono presenti devono fare i conti con le percorrenze extraurbane, che oltre una certa soglia potrebbero causare un aumento dei costi di esercizio. «Ciò vale soprattutto per il noleggio a lungo, dove la scelta è indotta dai clienti, mentre per il noleggio a breve termine non è sempre disponibile sul mercato una quantità di auto ibride sufficienti a soddisfare le necessità di acquisto delle associate», precisa Archiapatti.

Anche il 2018 si prospetta positivo per le immatricolazioni del noleggio. «Dopo un 2017 da record, vedo un 2018 in salute: gli indicatori sono a oggi tutti positivi, ma vedremo alla fine». Tra i servizi che si stanno consolidando in Italia, il car sharing. «Grazie al cambiamento culturale in atto, il car sharing, così come le altre forme di noleggio, è diventato un vero test drive per l'uso dell'auto non di proprietà, basatao più sulla funzionalità e meno sull'emozionalità, con conseguenze in termini di sostenibilità, affidabilità e sicurezza dei veicoli, in un Paese nel quale l'anzianità del circolante è una delle peggiori del mondo occidentale», ci ricorda il presidente di Aniasa. L'associazione, in proposito, punta a estendere questi vantaggi ai mezzi pesanti e ai taxi, che al momento non possono essere noleggiati a causa di un'annosa carenza legislativa.

Il car sharing si sta estendendo rapidamente al mondo corporate. Secondo una recente ricerca di GR Advisory, società leader nelle ricerche e nella consulenza sulla mobilità, sono quasi 100 le aziende che hanno un servizio di corporate car sharing, basato su tecnologie quali la telematica, i sistemi keyless e le app, con vantaggi significativi e misurabili in termini organizzativi, economici, procedurali. Oltre alla sostanziale riduzione dei consumi e delle emissioni complessive e alla soddisfazione dei dipendenti (inclusa la possibilità di utilizzo privato).

Nei prossimi anni lo sviluppo del car sharing aziendale sarà molto significativo, secondo la ricerca di GR Advisory: molte aziende hanno effettuato o stanno effettuando studi di fattibilità e l'offerta di servizi è sempre più ampia.

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