Cronache

I musei genovesi danno spettacolo

I musei genovesi danno spettacolo

Chiara Ennas

«Tra sera e note» è il titolo scelto per riunire tutte le manifestazioni che coinvolgono musica, cinema e teatro nei musei di Genova, usati come complemento e fiabesca cornice per eventi che «non necessariamente hanno a che vedere con le arti visive», come ha dichiarato l’assessore alla Cultura Luca Borzani. Borzani ha sottolineato l’importanza dello spirito che anima questa iniziative e soprattutto la loro organizzazione, ossia un atteggiamento di complicità e collaborazione fra i diversi enti e il Comune.
Per iniziare in maniera romantica, domani, alle 21 e 15 e alle 22 e 30, presso palazzo Rosso, tocca alla favola in musica «Il gatto e l’usignolo», il cui testo nasce da una lettera d’amore che il suo autore, Michele Serrano, scrive per rielaborare perdono e rabbia. Sempre in tema di musica giovedì prende il via il dodicesimo Festival internazionale di Musica da camera, presso palazzo Tursi, che si rinnova anche il 14 luglio, proponendo non più Beethoven, ma Debussy, Ravel e Albeniz. Il 30 luglio invece a palazzo Tursi, inizia il Festival della Musica classica genovese, con riferimento al ’600 e ’700 cittadini, e con l’opportunità di ascoltare alcuni inedite spartiti, dimenticati nei fondi di biblioteche e palazzi. Per passare poi dai pentagrammi alle pellicole, il Museo di Arte contemporanea di villa Croce organizza la rassegna cinematografica «E se domani», durante la quale verrano proiettati il 13, 20 e 27 luglio, alle 21 e 30, tre film sul tema dell'imprevisto che sconvolge la vita e la routine quotidiane, e segnatamente «Old boy», prodotto nella Corea del Sud quest'anno, il francese «Luci nella notte» e il lavoro danese «Non desiderare la donna d'altri»; il percorso terminerà a settembre, quando il museo si popolerà di cortometraggi e documentari, selezionati da tutti quelli presentati all'ultima edizione di Genova Film festival. Sempre cinema, ma questa volta sotto forma di un tuffo nel passato, quando ancora le pellicole erano mute, e sempre in un museo, la Gam, Galleria d'Arte Moderna di Nervi, e come protagonisti Rodolfo Valentino, Eleonora Duse, Mary Pickford, insomma attori e attrici fino anni Trenta del Novecento, introdotti e accompagnati musicalmente dal pianista Pino Longo. Un mitico Valentino del 1926 dà appuntamento sabato prossimo, alle 21, con «Il figlio dello sceicco», mentre Francesca Bertini ed Eleonora Duse il 23 luglio, sempre alle nove di sera, rispettivamente con «Mariute» e «Cenere». La Gam è ancora al centro dei programmi estivi, con teatro e natura a braccetto, con una serie di dialoghi bucolici fra l’attrice Lorenza Zambon, che dei testi è anche autrice, e le sue piante, per illuminare di poesia alla scoperta di un pezzo di terra le notti del 12 e 27 agosto.
La Galleria, in collaborazione con gli hotel di Nervi e il docente di composizione Fabio Vacchi, dal 29 agosto all’11 settembre, ha inoltre organizzato seminari e laboratori internazionali di composizione, musica antica, conferenze sulle luci e i colori delle sette note e corsi complementari su retorica e storia musicali, senza farsi mancare numerosi concerti. Le lezioni possono essere seguite, con prezzi diversi, sia da semplici appassionati sia da aspiranti allievi, con facilitazioni per il soggiorno e ingresso gratuito a tutti i musei civici.
Dopo la storia d’amore tra il gatto e l’usignolo, ancora sentimento, sotto forma di sms e cartigli, il 13 luglio a palazzo Ducale, dove vengono premiati alle sei e mezzo di pomeriggio i cartigli e i messaggi d’amore più belli; amore in versi invece, e tanta malinconia, per gli appassionati di Leopardi, sabato 23 luglio, alle 21, nel cortile di palazzo Rosso, l’attore Flavio Bucci e il violinista Stefano Piga mettono in atto un recital dedicato all’autore di «A Silvia».

A Pegli, invece, domenica 10 agosto alle 17, sonate, suites e toccate per clavicembalo del ’600 e ’700 italiani, con le musiche di Galuppi, Pescetti, Pasquini, Buxtehude, Zipoli e Frescobaldi.

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