Roma

I Paladini di Francia non invecchiano

Tutto avviene in un piccolo teatrino di cartone che diventa un mondo/teatro capace di incorniciare storie di uomini ed eroi, di paladini e principesse, di battaglie e riconciliazioni, di amori e perdite, di fughe e incanti. Storie dove la poesia è di casa e dove la parola esplode, anche quando sussurrata e lieve, con la sua impareggiabile carica evocativa. Il siciliano Mimmo Cuticchio è un maestro di riconosciuto prestigio: puparo erede di una tradizione storica e, a sua volta, fondatore di una scuola che quella tradizione recupera e rinnova, il più grande cuntista è fino a questa sera al Parco della Musica con spettacoli accomunati dal leitmotiv «Tradimenti e fedeltà», proprio in segno di un legame con il passato che inclina spesso per il nuovo, mostrando come, attraverso la narrazione orale e le tante figurine mosse da fili che animano la scena, quanto succede oggi non è poi diverso da quanto succedeva millenni e secoli fa. Dopo le Nozze di Re Pipino e tradimento di Falisetta e La spada di Orlando, Amore di Berta e Milone e tradimento di Raimondo il calabrese e Tradimento di Almonte e morte di Milone, si chiude con e Buovo e Lucietta riabbracciano i loro figli. Produzioni diverse tra loro che nascono però dall’immenso serbatoio inventivo rappresentato dai racconti epici e cavallereschi e dai canovacci tramandati oralmente. Alcune di queste creazioni prevedono poi lo stesso Cuticchio in veste di oprante, di colui cioè che dà voce, ritmo, cadenza, e in definitiva senso alla storia. Al resto pensano ovviamente i pupi. E l’effetto non potrebbe che essere estremamente poetico, dentro la magistrale tecnica di un teatro che ritrova nella semplicità, nel gioco, nella fascinazione della parola i suoi punti di forza. Non è un caso che la compagnia di Mimmo Cuticchio, I figli d’arte Cuticchio, sia stata definita dall'Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità. Info: 06.

80241281.

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