Roma

Per i palati incontentabili un menu di sole specialità

Chiara Cirillo

Sono tante e gustosissime, specializzate in particolari prodotti. Stiamo parlando delle 1500 «botteghe del gusto» di capitale e provincia, che deliziano i palati esigenti dei gourmet romani. Conoscerle tutte in una volta non si può, accontentiamoci per ora di annotarne qualcuna nel nostro taccuino del gusto. Formando una sorta di menù di specialità. E partiamo dal pane. «A tavola non limitatevi a servire un solo tipo di pane - ci consiglia Maurizio Mosca del Forno Mosca di via Candia - preparate dei cestini con pane alle olive, al latte, arabo per piatti dal gusto marcato e anche alcune fette di casereccio, senza dimenticare un panino senza lievito.Tra gli ospiti potrebbe esserci qualcuno con delle intolleranze...».
Dal pane all’aperitivo. Con il simbolo del lusso. Ercoli dal 1928 è il Re del caviale. Prossimo agli 80 anni di attività, questo locale al Delle Vittorie (via Montello 26), è specialista in materia. Meta prediletta dei gourmet romani più esigenti - a caro prezzo - vale la pena andarci anche solo per ammirare le prelibatezze esposte.
E veniamo ai primi. Tra i maestri della pasta fresca una menzione va a Gatti di via Nemorense, locale che da anni si colloca tra i migliori laboratori capitolini. Per ravioli, fettuccine e paste ripiene occorre affrettarsi, in particolare nel week-end la fila arriva anche sul marciapiede!
E di secondo? Per chi ama la carne, a due passi dalla fermata metro Giulio Agricola al Tuscolano, la bottega Liberati si affaccia su al civico 278 via Flavio Stilicone. Un vero laboratorio del gusto, dove quotidianamente arrivano specialità nazionali ed internazionali. Capretti e agnelli da Carpineto Romano, la cinta senese dall’Alto Lazio e la chianina da allevamenti di Tuscania. La carne è di prima scelta e lo sanno bene tanti ristoratori romani che qui si servono.
E per chi cerca una buona mozzarella di bufala o un buon formaggio Castelmagno? Limata è il posto giusto. Vicina a piazza Bologna, in via Padova 26, questa formaggeria e salumeria da più di mezzo secolo offre alta qualità dei prodotti e amore nel tramandare la tradizione culinaria italiana. «Trasmettere alle nuove generazioni la storia di un prodotto nostrano, incuriosire con un’antica ricetta, è uno dei nostri principi», ci spiega Stefano Limata.
È il momento del contorno. Per una cena con lode, anche l’insalata mista vuole la sua parte. Classica con rucola, pomodori e lattuga o più insolita? Un paio di ricette ce le siamo fatte dare dalla signora Paola Dai Siciliani (via San Marino, 45): «Per rinfrescare la bocca, consiglio un’insalata amara, di tradizione contadina, con erba cipollina, pimpinella, finocchio selvatico e crispigno, tutta verde è ottima per cene di carne. E per cene a base di pesce? Presto detto: cedro, arance, olive nere e finocchio. Fresca e molto colorata». Siamo tra quelli che o è biologico o niente? Una super biospesa la si fa al quartiere Africano da Biopolis, un piccolo market dove si trova di tutto, rigorosamente biologico. Definita "grotta del benessere", ha da poco inserito anche un angolo di prodotti di cosmetica naturale (via Tripolitania, 76).
Per il dolce torniamo in via Nemorense, al numero 181, dove troviamo Cavalletti, una pasticceria che a Roma vuol dire torta millefoglie. E il marchio del suo dolce, il signor Cavalletti l’ha pure registrato.
Al vino ci pensa Ferrara Store, appendice dell’enoteca Ferrara, dove farsi una cultura: i vini potete sceglierli e «studiarli» nei due volumi all'ingresso. Una pagina per ogni vino, con 1000 etichette esclusivamente nazionali, non ci resta che augurarvi buona lettura.
E per non farci mancare proprio niente, abbiamo pensato anche al caffè: variegate miscele per la nostra moka di casa si trovano da Mondi in via della Serenissima 12.

Superlative.
E, a proposito: buona digestione!

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