Controcultura

I più bei luoghi (di lettura) fra i mondi del Salone torinese

Dal bestiario di Vassalli al Leopardi filosofo di Tilgher alle lettere di Slataper e Proust. Ecco i libri migliori

I più bei luoghi (di lettura) fra i mondi del Salone torinese

nostro inviato a Torino

Dentro il grande mondo del Salone del libro ci sono tutti i mondi possibili. Ecco i dieci più belli (per noi).

COSE DELL'ALTRO MONDO «Siamo invasi dai cinesi!». Oggi non ci stupiamo più di ristoranti Grande Muraglia, Tongtong nail e lanterne al neon. Ma come è cominciato tutto? Quando, sulla rotta uguale e contraria di Marco Polo, fine '800, la Cina inviò i primi diplomatici in Europa: per studiarci e conoscerci. Nessuno scontro, ma confronto. Ed ecco i taccuini dei viaggiatori cinesi che cercarono di misurare L'oceano in un guscio d'ostrica (Luni). E videro armadi su ruote di metallo, tubi che trasmettono voci e uomini coi cappelli a tubo... La Cina, allora, era ancora lontana.

COSE DEGLI ALTRI MONDI Nei primi anni '70 Sebastiano Vassalli scrisse un immaginifico Manuale di esobiologia uscito in parte sulla rivista Pianeta e in parte bocciato da Einaudi. Ora grazie a Roberto Cicala, che ne gestisce l'archivio, e Giuseppe Lupo, curatore della collana «Novecento.0», il libro torna completo: De l'infinito, universo e mondi (Hacca). Una sfrenata zoologia fantastica che classifica esseri e specie aliene, dai neo-plesosauri agli alberi musicali. Tra fantascienza e metamorfosi ovidiane. Che mondi...

MONDI SELVAGGI Jack London riserva sempre sorprese. Come nel suo L'Uomo della Natura, appena pubblicato in forma completa in italiano (Oligo Editore). Uscito sulla rivista Companion nel 1908 è un «resoconto» sul fatto che «La giusta funzione di un uomo è di vivere non di esistere». A Tahiti lo scrittore incontra Ernest Darling, un ribelle che ha scelto di vivere come la natura, nella natura e per la natura. Frase culto: «L'Uomo della Natura non aveva mai perso tempo nel leggere narrativa».

MONDI INTIMI Il problema della poesia, oggi, oltre al fatto che non la legge nessuno, è che se ne scrive troppa, pessima. Eccezione è Frank Bidart, fra i maggiori poeti contemporanei, 79 anni, da Bakersfield, California, Pulitzer per la Poesia. Il Desiderio (Edizioni Tlon) di leggere una manciata di meravigliose poesie in italiano si è realizzato. Ecco una raccolta «dolente e possente» di un poeta, figlioccio letterario di Lowell e della Bishop, che ci lascia solo versi ripuliti da retorica e sentimentalismi. «Qualsiasi cosa giaccia ancora non recuperata nell'abisso dentro/ di me mentre muoio muore con me».

MONDI ARTIFICIALI La robotica prima del Pc. Non ci credete? Leggete il racconto «notturno» di E.T.A. Hoffmann che ora riappare in una nuova traduzione: L'uomo della sabbia (La Vita Felice, a cura di G. Quadrio Curzio). Una novella, anno gotico 1815, che anticipa l'immaginario dell'automa. Per una sensuale donna-«bambola» (così realistica, così virtuale) si può impazzire. Un «caso letterario» che fra pulsioni oniriche e desideri virtuali piacque a Freud.

MONDO A PARTE I grandi insegnamenti vengono spesso da lontano, e magari da piccoli mondi, come era la Trieste di Scipio Slataper. Esempi? Le Lettere triestine uscite sulla Voce di Prezzolini nel 1909 e ora ripubblicate da Historica: cinque lunghi articoli in cui l'autore - polemico, ironico, arrabbiato - fa il contropelo a Trieste e alla sua élite, denunciando piccolezze e mancanze. Come deve fare il vero giornalista. A proposito. Da leggere il pezzo in cui dimostra che neppure con quattro (!) giornali cittadini si riesce a fare una buona politica culturale. Cosa direbbe oggi?

L'ALTRO MONDO La vita è troppo corta per leggere tutto, ma abbastanza lunga per leggere bene. Come i racconti e i ritratti di Il reggimento parte all'alba - una spoon river di personaggi, autore compreso, che hanno ricevuto l'avviso dell'ultima chiamata - scritti fra il 1970 e la morte (gennaio '72) da Dino Buzzati. Usciti su vari giornali, apparvero in volume, postumo, nel 1985. Ma ora arriva il «nuovo» reggimento, in un'edizione (Henry Beyle) rivista, corretta e ampliata (con brevi brani inediti e i disegni dello scrittore) curata da Lorenzo Viganò, che ha lavorato sull'agenda nera dell'Olivetti originale. Il resoconto, ora davvero autentico, della lunga battaglia tra Buzzati e l'avversaria di sempre. Alla fine, con la sua immortalità letteraria, ha vinto lui.

MONDI NOBILI Ogni potente riceve suppliche di scrittori in cerca di pubblicazione. Ma occorre essere un principe per ricevere una serie di lettere da Marcel Proust. Eccole qui - fino a oggi inedite - nella collana epistolare più bella della nostra editoria: Marcel Proust, Lettere al duca di Valentinois (Archinto). Curiosità. Nel 1920 lo scrittore chiede al nobile amico (che si negò) di sottoscrivere un'edizione di lusso del volume All'ombra delle fanciulle in fiore. Risultato: Proust, continuando la Recherche, consegnerà alla storia, sotto mentito nome, un perfido ritratto del duca. Mai mettersi contro chi maneggia bene la penna.

MONDO INFINITO Mai come in questi ultimi anni l'industria culturale italiana ha riflettuto tanto (fra romanzi, saggi e cinema) su Giacomo Leopardi. Bene. Per riflettere (ancora) meglio, ecco riapparite un classico del leopardismo: La filosofia di Leopardi di Adriano Tilgher (1887-1941). Apparso nel 1940, torna ora arricchito da articoli mai usciti prima in volume (Aragno). L'elogio (non di massa ma di testa) di un poeta che «filosofava per impeto».

MONDI DIVERSI Nella letteratura italiana del secondo '900 esistono gli scrittori, i narratori, i raccontatori, gli affabulatori. E poi Luigi Malerba, che stilisticamente fa scuola a sé. Se volete andare a scuola di scrittura non ri-creativa ma impegnativa, leggete Sull'orlo del cratere (Mondadori): racconti, fra dispersi e pubblicati, che l'autore, maestro di pagine stralunate e mondi letterariamente diversi, stava riorganizzando prima di morire.

Dieci anni fa esatti.

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