Cronache

I preti non pagano il pizzo: ora i mafiosi li risparmiano

La cosca di Casteldaccia (Palermo) ha "graziato" il proprietario di un bar che ha rifiutato le slot machines che gli aveva imposto

I preti non pagano il pizzo: ora i mafiosi li risparmiano

I preti non pagano il pizzo. Ebbene sì, gli uomini di Chiesa sono esentati dalla "speciale tassa". I mafiosi direbbero: "Intercediamo per loro". Lo hanno scoperto i carabinieri oggi, quando hanno arrestato 28 esponenti delle cosche palermitane.

Il particolare è venuto a galla grazie al caso di un giovane proprietario di un bar aperto a Casteldaccia (Palermo) con l'aiuto di un parroco. La famiglia mafiosa locale gli ha imposto alcune slot machines su cui il ragazzo era costretto a pagare il pizzo. I giochi d’azzardo, però, sono moralmente vietati dalla Chiesa e il gestore del bar ha rimosso le macchinette per rispetto al prete.

Il boss Nicolò Milano, del mandamento di Porta Nuova, ha quindi chiesto al capomafia di Bagheria, Antonino Zarcone, di intervenire a favore del giovane, che non ha avuto così ritorsioni da parte dei mafiosi.

In un'intercettazione, infatti, si sente Milano affermare: "Diglielo che lo lasciano andare, non lo so come si chiama ma è un uomo di chiesa questo picciotto, gli devi dire di lasciarlo andare".

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