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I soggetti del «Pictor Optimus» sempre ambiti

«Il sogno di Tobia» di de Chirico acquistato a New York per 8,4 milioni. I capolavori proposti

Giorgio de Chirico, presenza costante alle aste di Farsettiarte, è uno degli artisti italiani più apprezzati nel mondo: «Il sogno di Tobia», un olio su tela del 1917 (cm 59x49) è stato venduto a New York il 16 maggio 2017 per 9.237.500 dollari (circa 8 milioni e 400mila euro). Questa tornata autunnale in programma a Prato non smentisce la tradizione. Viene presentata, innanzitutto, un'importante tela del 1919, «Il dolce siciliano» (olio su tela, cm 29x46, stima: 600.000/800.000 euro). Il dipinto, appartenuto prima a Mario Broglio, poi a Riccardo Gualino, alla Galleria del Milione, a Claudio Bruni Sakraischik e all'attuale collezionista privato, fu esposto per la prima volta nel 1939 alla mostra della Galleria del Milione intitolata «18 opere di pittura Metafisica». In anni recenti è stato ammirato all'esposizione «La Metafisica continua», curata da Maurizio Calvesi alla Galleria d'Arte Moderna di Palermo dal 28 febbraio al 30 marzo 2008. È un quadro di notevole impatto emotivo, per le sue geometrie surreali e le scelte cromatiche del tutto particolari che trasformano un oggetto comune, quale il dolce siciliano, in una realtà completamente diversa, quasi magica e spirituale.

Un'altra opera molto affascinante del «Pictor Optimus» è il «Nudo di donna» del 1930 (olio su tela, cm 90x71, stima: 120.000/200.000 euro), simbolo del «ritorno all'ordine» dopo le esperienze metafisiche e ottimo esempio dell'abilità dell'artista nel rendere la psicologia del personaggio raffigurato e creare particolari atmosfere meditative e introspettive. Non meno significativa la tela raffigurante «Gli argonauti» (nella foto), un tema che riporta il pittore alle radici del mito e della cultura greca di cui si sente erede e continuatore essendo nato proprio in terra greca (1926/27 circa, olio su tela, cm 59,3x77,4, stima: 450.000/600.000 euro). Molto particolare, per la presenza di numerosi elementi tipici della pittura metafisica, inseriti in ritratto di impostazione classica è «La moglie del filosofo» del 1925 (olio su tela, cm 74x59,4, stima: 450.000/650.000 euro). Altri due soggetti molto amati da Giorgio de Chirico sono le nature morte, che l'artista preferiva chiamare con il termine di «Vite silenti» («Natura morta con ciliegie», olio su cartone telato, cm 21x33, stima: 25.000/35.000 euro) e i cavalli, simbolo per eccellenza di vita, forza ed energia («Cavalli in un paese», olio su tela, cm 48x60, stima: 55.000/70.000 euro). A prezzi più accessibili anche disegni e litografie del maestro.

PStef

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