Roma

I tre assi del basket romano e il «fattore campo»

Probabilmente sono rimasti frenati proprio dal grandissimo entusiasmo che ha accompagnato la loro prima partita in azzurro alla scala del basket capitolino: il Palalottomatica. Quel palazzo dello sport mitico che quando loro iniziarono a lanciare una palla verso il canestro si chiamava più divinamente PalaEur: sono cresciuti col mito del PalaEur. Loro sono Andrea Bargnani, Angelo Gigli e Giuliano Maresca. Romani di Roma, in qualche caso anche romanisti. E laziali, ci mancherebbe. Classe 1981 Maresca, classe 1983 Gigli e classe 1985 Bargnani, i tre sono splendidi protagonisti della Nazionale azzurra che si è preparata per l’Europeo che inizia domani alle 20,30 contro la Slovenia: Maresca è rimasto a Roma ma gli altri due sono in Spagna per iniziare la scalata al titolo Europeo (difficile) o al lasciapassare per le Olimpiadi di Pechino 2008 (probabile).
L’ultima tappa del viaggio di avvicinamento alla rassegna spagnola, la Nazionale di Recalcati l’ha affrontata proprio nella casa dei tre golden boy del basket azzurro, a Roma. In quel PalaEur oggi Palalottomatica che per ognuno di loro rappresenta la realizzazione di un sogno: «Assurdo il livello di emozione che provo ogni volta che vengo a giocare a Roma - ammette candidamente Andrea Bargnani, stella dei Toronto Raptors - Accadeva già quando vestivo la maglia della Benetton Treviso, non sono mai riuscito a giocare rilassato e tranquillo. Stavolta era la mia prima con la maglia della Nazionale, davanti a familiari ed amici, una cosa che non capita tutti i giorni».
Il risultato è stato una terrificante sequenza di errori al tiro: «Meglio non commentare la gara. Troppo brutta». E allora è davvero il caso di parlare di questo campionato europeo che va ad iniziare: «Noi ce la metteremo tutta per riuscire ad andare il più avanti possibile. Sappiamo bene che ogni gara sarà molto impegnativa, perché l'Europeo è davvero la manifestazione di basket più difficile al mondo».
Angelo Gigli, dei tre, è quello che ha sfiorato tangibilmente la Virtus Roma (accadde la scorsa estate, poi scelse Treviso): «Tutti sanno quanto possa amare la mia città e la Virtus Roma - spiega il giocatore capitolino grande tifoso della Roma e sempre pronto a deridere il laziale Bargnani -. Sono uno di quelli che da bambino veniva in curva qui al PalaEur, a tifare per la Virtus Roma».
L’amichevole contro la Grecia l’ha giocata meglio dei suoi compagni romani: «Forse perché ho un pizzico di esperienza in più - Gigli è già a quota 52 presenze in azzurro, mentre gli altri due «pulcini» sono a quota 9 (Bargnani) e 12 (Maresca) - ma la realtà è che abbiamo sbagliato serata e poi la Grecia è stratosferica».
In Spagna per un obiettivo: «Le Olimpiadi di Pechino. Vincere l’Europeo è impresa talmente difficile. Meglio concentrarci sulle Olimpiadi anche se logicamente daremo il massimo per arrivare fino in fondo».
Infine, Giuliano Maresca, cresciuto a pane e Roberto Castellano, al Basket Roma di viale Kant, è rimasto folgorato dal palazzo dello sport dell’Eur: «Bellissima tutta quella gente.

Adesso ci aspetta un Europeo di estrema difficoltà, pieno di squadre di altissimo livello, ma sono sicuro che la squadra non mollerà fino alla fine».

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