I vini italiani conquistano New York

In un'asta nella grande Mela le nostre bottiglie fanno la parte del leone. Dal Barolo al Sassicaia, vanno a ruba i più di mille lotti con etichetta «made in Italy».

I vini italiani conquistano New York. Nella Grande Mela, come racconta il giornale dei nostri connazionali all'estero Gente d'Italia, nell'asta di Acker Merrall and Condit, che ha chiuso incassando 3,1 milioni di dollari e vendendo il 94% dei prodotti presentati, i vini italiani hanno fatto la parte del leone. Dal Barolo di Giacomo Conterno al Sassicaia, sono andati letteralmente a ruba i 1.050 lotti «made in Italy».
L'asta, secondo il racconto del giornale, è stata viva e combattuta. Sala piena e grande battaglia per aggiudicarsi quelle speciali bottiglie. E grande successo per le nostre bottiglie che hanno regalato i momenti di maggiroe suspence alla «contesa». I prezzi? Un lotto di nove bottiglie firmate Gaja, cantina delle Langhe, conosciuta soprattutto per i suoi Barolo e i Barbaresco, sono state aggiudicate per 30.259 dollari, ovvero 3.362 dollari a bottiglia. E ancora: un lotto di sette Barolo di Giacomo Conterno, azienda vinicola che si trova in località Ornati a Monforte d'Alba, in Piemonte ovviamente, venduto per 28.413 dollari, cioè 4.059
dollari a bottiglia. Sette bottiglie della cantina Ornellaia per 28.659 dollari. Il Sassicaia, vino universalmente conosciuto, ha raggiunto i 26.445 per sei bottiglie,
vale a dire oltre 4.400 dollari a bottiglia. Senza dimenticare le bottiglie magnum Barolo Mascarello, annate 1952, 1971, 1986 e 1988, che hanno raggiunto i 7.995 dollari. Nel complesso anche i vini francesi hanno tenuto botta. E un momento di gloria è stato conquistato anche dagli statunitensi, con sette vini californiani Screaming Eagle venduti per 12.300 dollari.

Segnale importante per una terra che, nel tempo, sta acquistando credibilità e consensi.

Commenti