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Con le Iene il Pd scopre Marantelli: onorevole degno di Alberto Sordi

Alla domanda sul 17 marzo, il deputato del Pd si scusa e scappa via. Ma poi accusa: "E' un pacco televisivo, mi hanno teso un trappolone" Guarda il video

Con le Iene il Pd scopre Marantelli: 
onorevole degno di Alberto Sordi

Daniele Marantelli è il nuovo Alberto Sordi del Pd. Come nel film Amici miei, la scena si ripete. E sui sanpietrini di Montecitorio va in onda un siparietto esilarante. L'inviata delle Iene, Sabrina Nobile, sta saggiando la conoscenza dei politici italiani in materia di 17 marzo e anniversario dei 150 anni d'Unità d'Italia. L'ignoranza regna sovrana ed è generalizzata. Per Formigoni il 17 marzo sono iniziate le cinque giornate di Milano, la Bindi pensa che sia stata proclamata Roma capitale, Sarubbi del Pd non ricorda e si mantiene sul vago, il sottosegretario Santanchè si rifiuta di rispondere, per Barbaro del Fli è avvenuta "forse la presa di Porta Pia" . L’unico a salvarsi è il sindaco di Firenze, Matteo Renzi: "Roma divenne Capitale nel 1871 perché nel 1870 ci fu la breccia di Porta Pia". Un'eccezione, però. Perché poi c'è chi, come Giuseppe Romele del Pdl, si dà alla fuga. Ma nulla a che vedere con quella dell'onorevole Marantelli che ha la sfortuna di beccare il microfono della Iena ridens. Scatta subito la prima domanda. "Perché è importante il 17 marzo?".  Perché - risponde Marantelli - anche se la storia del nostro Paese è sancita prevalentemente dalla storia dei Comuni che hanno secoli di storia mentre l'Italia ha soltanto 150 anni è da lì che sono mutate in maniera positiva le condizioni di milioni di persone per esempio prima analfabete".

Il fuggi fuggi di Marantelli Una risposta complessa che però non accontenta la Iena che insiste: "Scusi, ma perché proprio il 17 marzo, è una data particolare?". Ed ecco che subentra il genio di Marantelli. La testa improvvisamente si gira a destra, in direzione dell'ingresso di Montecitorio, l'onorevole chiede scusa alla Nobile, osserva un gruppo di persone che applaudono nella piazza dell'obelisco, chiede di nuovo venia: "Scusi, scusi, torni subito". E poi, veloce come una saetta, corre via, voltandosi nuovamente per rassicurare che sarebbe tornato subito.  

Per Marantelli è un pacco televisivo Ma la storia non finisce qui. Marantelli non vuol fare brutta figura e sulle pagine de La Prealpina accusa il programma di Italiauno di aver confezionato un "pacco" televisivo. E va giù duro: "Questi mi hanno teso un trappolone: ci sono cascato", spiega sconfortato l’onorevole varesino, che poi aggiunge: "Quello che avete visto è la parte finale di una pippa a cui sono dovuto sottostare, una serie di domande alle quali ho risposto senza esitare. Ho parlato della battaglia di Biumo, di Garibaldi e del generale Urban. Ho detto del ruolo di Varese nell’epopea risorgimentale. E anche delle imprese partigiane in Valcuvia. Ho precisato, ribadito, raccontato. Ma, sapete com’è...Questi sono dei professionisti, infilzano chiunque: hanno tagliato tutto, così ho dato l’impressione di scappare".

Sono tornato a rispondere Più che un'impressione è una certezza, confermata dal video. Ma Marantelli ha una spiegazione anche di questo: "Ero uscito dalla Camera per incontrare una persona, che mi aveva dato appuntamento tra Montecitorio e Palazzo Chigi. La "iena" mi ha preso alla sprovvista, così, quando ho visto chi avrei dovuto incontrare, le ho chiesto scusa e ho rincorso il mio amico. Precisandole però che sarei tornato. Tenga conto che nemmeno avevo messo a fuoco che fossero quelli di Italia Uno". Marantelli, a suo dire, sarebbe pure tornato per continuare la conversazione, ma "non c'era più nessuno". Le Iene controbattono smentendo categoricamente le dichiarazioni di Marantelli e riproponendo la versione integrale senza tagli. Sul sito del programma, il video. A voi il giudizio

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