Roma

Gli immobili Anni Verdi ora fanno gola alle coop

Luca Rocca

La gestione dei parcheggi dell’Auditorium Parco della musica continua a suscitare polemiche e persino indignazione. E a quanto pare di motivi per arrabbiarsi ce n’è più d’uno. Questa volta ad alzare la voce non sono solo coloro che pagano il classico biglietto giornaliero, ma anche gli automobilisti muniti di tessera prepagata a scalare, nonché i possessori di abbonamento mensile che, se possibile, subiscono beffe ancora peggiori.
A inizio mese l’Agenzia della Mobilità, che quei parcheggi gestisce, senza nessun avvertimento, senza aggiornare il loro sito internet e all’insaputa degli ignari automobilisti, ha aumentato il prezzo del parcheggio da 2,55 a 4 euro al giorno, probabilmente, suggeriscono i maligni, per avvantaggiarsi del maggiore afflusso di auto che ci sarà da oggi, in concomitanza con l’inizio della rassegna cinematografica romana, e per approfittare delle neo strisce blu che la stessa agenzia ha creato in tutta la zona vicino all’Auditorium. Le reazioni, però, non si sono fatte attendere. Il punto è che l’imminente festival sta creando troppe complicazioni non previste, le cui conseguenze vanno tutte a ricadere sui parcheggiatori abituali. Cos’è successo, infatti, due giorni fa? È successo che tutti i possessori di carte prepagate a scalare, che cacciano i soldi a inizio mese e che adesso pagano quasi il doppio rispetto ad alcune settimane fa, sono stati mandati via, è stato loro impedito di entrare in un parcheggio che pure pagano profumatamente. Perché mai? Perché ben 230 posti sono stati «eliminati», o sarebbe meglio dire «riservati» a qualcuno che avrà preteso, dicono i maligni di prima, il parcheggio sicuro nei giorni del festival. Ovviamente i poveri malcapitati sono stati costretti a parcheggiare nelle strisce blu, spendendo altri soldi oltre a quelli della prepagata. Nel frattempo all’entrata del parcheggio si è scatenato un vero e proprio caos. Solo gli abbonati, avendo il posto sicuro, hanno avuto la possibilità di entrare, ma nemmeno loro sono proprio contenti. L’abbonato, infatti, fino a poco tempo fa pagava 56 euro al mese, ora ne paga addirittura 70. E anche lui, a volte, subisce degli inspiegabili torti. Pochi giorni fa un’abbonata ha regolarmente parcheggiato l’auto all’interno del parcheggio dell’Auditorium, si è recata al lavoro ma ha fatto un po’ più tardi del solito, andando quindi a riprendersi la macchina alle 20,30. Ed ecco la sorpresa: anche se paga 70 euro al mese è stata costretta a sganciare un euro extra per aver fatto troppo tardi. Eppure sul sito dell’Agenzia della Mobilità si legge chiaramente «Abbonamenti: mensile diurno (07,00 - 21,00)».
Per correre ai ripari, solo pochi giorni fa è stato affisso una tabella in cui si elencano i nuovi prezzi e i nuovi orari. Troppo tardi per placare la polemica.

Gira voce, infatti, che coloro i quali in questi giorni stanno protestando, potrebbero manifestare proprio il giorno dell’apertura del festival.

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