Cronache

«Imprudente linguaggio da stadio»

«Imprudente linguaggio da stadio»

Lettera aperta a Sua Eminenza, il Signor Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova.

Eminenza, se le notizie riportate dalla stampa rispondono al vero, il giorno 19 u.s. voi avreste dichiarato, alludendo in modo esplicito al Ministro Roberto Calderoli che: «Certe persone andrebbero mandate a fare i lavori forzati in Cirenaica».
Come cattolico, e come genovese, ritengo questa affermazione gravemente offensiva, sia nei confronti del Ministro, sia nei riguardi delle persone che aderiscono al suo movimento politico, tra i quali lo scrivente.
Meraviglia che, un prelato della vostra levatura, abbia adottato un linguaggio più consono, mi scusi, agli stadi di calcio, che non all’ufficio di un «Principe della Chiesa»; stupisce inoltre che Ella non abbia esercitato la virtù cardinale della «prudenza», entrando nella vicenda con palese leggerezza.
Traspare inoltre dalle vostre dichiarazioni, uno smisurato interesse in favore dell’Islam, più che la difesa della Civiltà Cristiana, oggetto di un’aggressione che non ha precedenti nella storia moderna.
Il «dialogo con l’Islam», che ci viene proposto nella chiesa Cattolica, da oltre quarant’anni, e che Ella si è premurato di evocare, si è tramutato in un’azione autolesionista, per l’occidente, e per il Cattolicesimo stesso.
Voi avete travisato la realtà dei fatti; non sono infatti le vignette o le magliette il vero problema, ma l’assalto che l’islam ha programmato contro l’Europa ed il cristianesimo, allo scopo di instaurare la legge islamica.
I giornali di oggi, riportano i tragici fatti della Nigeria, nel corso dei quali sono stati martirizzati numerosi cristiani; persino in Vaticano (leggi le dichiarazioni di monsignor Fisichella) ci si sta rendendo conto della grave minaccia rappresentata dall’Islam, per questo le dichiarazioni di Vostra eminenza, ci sembrano fuori luogo e fuori misura.


Vi invito pertanto, per dissipare lo sconcerto che si va diffondendo tra i cattolici genovesi, a porgere le dovute scuse a tutti quei fedeli cristiani che, abbandonati dal Vaticano, sono stati uccisi nei paesi musulmani, sia come atto di carità, ma soprattutto di giustizia.
capogruppo Lega Nord
Comune di Genova

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