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Inchiesta P4, Milanese: "Un massacro mediatico" Lega contraria all'arresto

Sulla domanda di arresto la Camera voterà il 22 settembre. L'ex braccio destro di Tremonti: "Contro di me un massacro mediatico". La Lega vota contro, ma lascia la libertà di coscienza ai suoi deputati

Inchiesta P4, Milanese: 
"Un massacro mediatico" 
Lega contraria all'arresto

Roma - L’Aula della Camera voterà giovedì 22 settembre sulla domanda di arresto nei confronti del deputato del Pdl Marco Milanese, ex consigliere di Giulio Tremonti. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo riunitasi questa mattina. La discussione generale inizierà alle 10.30 e il voto arriverà alle 12. Subito dopo l’Assemblea si esprimerà sulla domanda di insindacabilità nei confronti di Elio Belcastro. La Lega fa sapere che voterà contro all'arresto. "Non mi piace far arrestare la gente", ha spiegato il ministro delle Riforme, Umberto Bossi. Poco dopo l'esponente del Carroccio in giunta per le autorizzazioni ha però precisato che, nonostante il voto contrario in giunta, il partito lascerà libertà di coscienza nel voto ai propri deputati.

Massacro mediatico "Contro di me vi è stato un vero e proprio massacro mediatico". A sostenerlo è l’ex braccio destro di Giulio Tremonti, Marco Milanese, intervenendo in giunta per le autorizzazioni della Camera che domani dovrà pronunciarsi definitivamente sul suo caso. Milanese ha criticato anche l’invio in Giunta, da parte della procura di Napoli, dell’interrogatorio dell’ex capo della GdF, Cosimo D’Arrigo. E ha smentito categoricamente di aver ricevuto una delega in esclusiva sulla guardia di Finanza da parte del ministro Tremonti. Il parlamentare del Pdl ha chiesto come mai i magistrati abbiano sentito solo D’Arrigo il quale, se aveva davvero tutti questi problemi con la GdF, non si riesce a capire "perché non ne abbia parlato con il ministro". Milanese ha quindi confermato che il suo unico accusatore è solo Viscione. Tutti gli altri, ha ribadito, hanno negato di avergli dato dei soldi.

Non entriamo nel merito "Ascolteremo Milanese, ma quello che deve essere chiaro è che la Giunta per le autorizzazioni deve esclusivamente valutare l’esistenza o meno del fumus persecutionis senza entrare nelle vicende processuali. La Giunta non è un tribunale, né vuole diventarlo per questo la presentazione, avvenuta questa mattina, della copia della denuncia che Milanese ha fatto a Viscione per calunnia è del tutto irrilevante ai fini del nostro giudizio".

Così la capogruppo del Pd nella Giunta per le autorizzazioni della Camera, Marilena Samperi.

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