Rubrica Cucù

Indietro non si torna

Il problema non è vincere la prossima cam­pagna elettorale ma cosa fare do­po. Con chi governare, e come? Uno contro tutti, e all’estero Italia con­tro resto del mondo?

Indietro non si torna

Sarà pure vero che se torna Berlusco­ni magari rimonta. Come sa fare le campagne elettorali lui non ci riesce nes­suno. Pensate il peggio di lui ma primeg­gia su tutti. Magari ha ancora un colpo in canna per giocare questa partita. Ma il problema non è vincere la cam­pagna elettorale - ardita ipotesi - , è do­po. Che fare, con chi governare, e come? Uno contro tutti, e all’estero Italia con­tro resto del mondo?

Ci ricordiamo che oltre Fini s’è perso per strada pure Bossi; e Casini dialoga con Alfano ma se c’è B. tresca solo con Bersani? Tornerebbero i linciaggi e i gior­nali coperti di toghe e di zoccole, come già si profila al primo accenno di un suo rientro.

Ma soprattutto cosa costruiamo, che futuro, nel prolungare un ciclo conclu­so? Per due anni ho sostenuto: Berlusco­ni deve portare a termine la legislatura e poi si chiude il suo ciclo. I nemici di fuo­ri, le carogne di dentro e la sua mancan­za di autocritica e correzione, più la crisi puttana, hanno anticipato il crollo. Per un misto di lealtà e horror vacui so­stenni il suo governo fino all’ultimo. Me­glio lui che il nulla, dicevo, anche se di­ventava sempre più difficile distingue­re.

Ma ora sarebbe un errore, per lui, per noi, per l’Italia. Nel nulla ci siamo e dal nulla dobbiamo risalire, non all’indie­tro o rinviando l’impatto col dopo. Tecnici, giudici, Berlusca, Grillo li ge­nera il vuoto della politica. È tempo di ri­partire da lì e in mancanza di leader tro­vare selezionatori che sappiano scovare i migliori, usare i tecnici e ridar spazio al­le idee.

Ci credo ma non ci spero.

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