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Indignados, i violenti in azione anche a Oakland 103 gli arresti, ma gli organizzatori si dissociano

Dopo la manifestazione "indignada" che ha paralizzato il porto di Oakland, entra in azione un manipolo di violenti, che vandalizza la città, cercando di cancellare la componente pacifica di Occupy Oakland. 103 arresti GUARDA le foto

Indignados, i violenti in azione anche a Oakland 103 gli arresti, ma gli organizzatori si dissociano

Ad Oakland, in California, continua la protesta messa in atto degli indignados, che ha preso il via sulle orme dell'ormai noto Occupy Wall Street, che da giorni ha preso possesso del newyorchese Zuccotti Park, facendone il campo base della propria protesta. Ma tra migliaia di manifestanti intenzionati a far valere le proprie ragioni in maniera pacifica, radunati sotto il nome di Occupy Oakland, spuntano anche i violenti, che minacciano di nascondere agli occhi dell'opinione pubblica la matrice principalmente pacifica della protesta.

Ieri sera i rappresentanti di Occupy Oakland, responsabili della manifestazione che ha avuto luogo nella zona del porto della città californiana, avevano ribadito le loro convinzioni di fondo e il sostegno all'idea di reclamare edifici vuoti per la popolazione che ne ha bisogno, respingendo però con forza la deriva violenta della manifestazione. I violenti, secondo Occupy, apparterrebbero a un gruppo a parte, definito "autonomo" e senza legami con la maggioranza pacifica dei manifestanti, stimati in decine di migliaia di persone.

I provocatori, questa la definizione usata per descrivere la frangia violenta dei manifestanti, si sono messi all'opera durante la notte, riempiendo la città di graffiti, vandalizzando numerose vetrine e dando fuoco a cassonetti della spazzatura, azioni condannate dagli organizzatori, che hanno espresso dispiacere per un atto sconsiderato che "mette in pericolo la comunità e le possibilità che quest'ultima ha lavorato per ottenere". Secondo i manifestanti, responsabili dello sciopero generale che mercoledì aveva paralizzato il porto di Oakland, il quinto più grande di tutti gli Stati Uniti, i violenti "non sono la voce della maggioranza", ma un manipolo che, "in azione per un'ora" è stato in grado di monopolizzare l'attenzione, cancellandone "12 di protesta pacifica".

La polizia non ha comunque perso tempo e in seguito ai disordini ha eseguito 103 arresti, dopo che cinque persone a alcuni agenti erano rimasti feriti nel rogo di un edificio abbandonato.

Le fiamme erano state appiccate da un gruppo di incappucciati staccatosi dal corteo pacifico, composto di oltre 3mila persone.

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