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Influenza, crescono i casi ma l'allerta resta 5

Due contagi avvenuti direttamente in Germania e in Gran Bretagna destano preoccupazione. Due casi accertati anche in Francia. L'Organizzazione mondiale della sanità: i casi confermati finora nel mondo sono 331 in 11 Paesi, dieci le vittime

Influenza, crescono i casi ma l'allerta resta 5

Roma - Cresce l'allarme in Europa per la nuova influenza A H1N1. I casi registrati, sospetti o accertati, non sono ancora in numero particolarmente elevato rispetto all'America, ma due contagi avvenuti direttamente nel vecchio continente (uno in Germania di un'infermiera che non è stata in Messico e un altro caso in Gran Bretagna) destano preoccupazione. E anche in Francia si registrano i primi casi di nuova influenza: il ministro della Sanità, Roselyne Bachelot, ha reso noto che due persone sono risultate positive ai test.

Fino ad ora si è fermi al livello 5 e gli esperti stanno cercando di capire se il virus arrivato si è veramente radicato o se si tratta di casi di trasmissione secondaria senza seguito. Nessun caso confermato in Italia. Ufficialmente per l'Oms i casi confermati erano 331 casi in 11 Paesi e 10 morti. Sarà possibile ottenere, sostiene anche l'organizzazione, un vaccino efficace nell'arco di pochi mesi. Casi sospetti sono stati registrati in Russia.

L'Oms mantiene la fase di allerta pandemia al livello cinque deciso mercoledì sera. Lo ha detto oggi a Ginevra un portavoce dell'Oms. L'allerta massima è la fase sei che che segnala la presenza di una pandemia. "Siamo in presenza di casi di trasmissione confermata a livello comunitario solo in due Paesi, gli Usa e il Messico e per passare al livello sei della fase d'allerta, dobbiamo essere in presenza di trasmissione a livello comunitario in due diverse regioni dell'Oms", ha detto il portavoce Gregory Hartl. "Non abbiamo prove di casi di trasmissione sostenuta su scala comunitaria in Europa. Dobbiamo essere sicuri che non si tratti di casi di trasmissione da un viaggiatore ad una o due persone", aveva precisato poco prima un'altro portavoce. 

La situazione in Messico resta delicata: 343 è il numero dei ricoverati, e il numero dei decessi sale a quindici, secondo il bilancio diffuso dal ministro della Sanità messicano José Angel Cordova. Il virus, ha però spiegato il ministro, non è così aggressivo come si temeva.

Gli Stati Uniti hanno un totale di 141 casi accertati di nuova influenza localizzati in 19 Stati diversi, ha annunciato oggi un portavoce del Centro di Atlanta per il Controllo delle epidemie. Si tratta di un aumento rispetto a ieri quando i casi accertati erano 109 diffusi in 11 Stati diversi. La Continental Airlines ha dimezzato temporaneamente i voli verso il Messico.

In Canada i casi accertati sono saliti a 35. Primo caso accertato anche in Asia: a Hong Kong è stato portato in ospedale un cittadino messicano proveniente da Shanghai. Negativo l'unico caso sospetto in Giappone.

In Israele sono stati dimessi oggi, perché ormai del tutto sani, i due israeliani ricoverati nei giorni scorsi perché colpiti da influenza dopo essere rientrati da viaggi in Messico.

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