Cronaca locale

Insegnante di sostegno cercasi: 550 posti vuoti

Dopo l’appello dei genitori per avere più assistenza, arrivano le nuove cattedre. Ma ora non si trovano i docenti. Si pescherà nel calderone dei precari. L’Ufficio scolastico: "Così rischiamo di avere professori poco specializzati"

Insegnante di sostegno cercasi: 550 posti vuoti

Si cercano tra i laureati in Biologia, in scienze Motorie, in Lingue, ma vanno bene anche i laureati in Veterinaria. Nessuno è escluso nella grande caccia all’insegnante di sostegno. Merce rara in Lombardia, dove a inizio settembre erano già esauriti tutti i posti in graduatoria per l’assistenza ai disabili.
Così dopo le sacrosante polemiche delle scorse settimane da parte di genitori e scuole che si erano ritrovati senza gli insegnanti per i bambini disabili, l’Ufficio regionale scolastico della Lombardia ha dato il via libera per 554 posti in più. Benissimo. Se non fosse che questi insegnanti non ci sono. Ed ora per coprire questi posti i presidi stanno pescando dal gran pentolone dei precari, sperando di imbattersi «almeno in un insegnante volenteroso». «I posti saranno coperti, ma, bisogna dirlo, da personale senza nessun tipo di formazione per seguire questi bambini» tuona lapidario Luca Volontè, responsabile in via Ripamonti del personale organico a livello regionale.
I genitori sono preoccupati: «Come sarà assistito mio figlio?» chiedono mamme e papà agli uffici scolastici. In via Ripamonti allargano le braccia. «Il problema del reclutamento di questi insegnanti è drammatico - spiega il direttore generale Giuseppe Colosio -, in Lombardia le graduatorie dei docenti specializzati per l'insegnamento agli alunni portatori di handicap sono esaurite ancor prima che suoni la campanella così le scuole sono costrette a far ricorso a personale non specializzato. Questa è un’ulteriore conferma degli esiti insoddisfacenti dell’attuale sistema di reclutamento che, risalendo sostanzialmente a norme del 1999, rivela tutta la sua fragilità».
Dagli uffici di via Ripamonti invocano il federalismo scolastico, «quello che permetterebbe alla regione di aumentare o diminuire i posti nei corsi di formazione a seconda delle reali esigenze del territorio - spiega ancora Volontè -. In Lombardia abbiamo graduatorie di insegnanti di Diritto o Economia che non si esauriranno mai e quella degli insegnanti di sostegno, ma anche quella di professori di matematica per le scuole medie che sono già esaurite». Ora il problema è coprire quei 554 posti per i quali «la regione ha fatto uno sforzo economico enorme».
«Non dubito che i posti verranno coperti - continua Volontè -. È brutto dirlo ma chiunque accetterebbe, visto che la sostituzione fa punteggio. Purtroppo saranno tutti insegnanti sforniti del titolo e della preparazione necessaria per aiutare bambini già in difficoltà». Ma come saranno seguiti i bambini? «Nella migliore delle ipotesi avranno vicino a sé insegnanti volenterosi, pronti a imparare seppure sul campo, a metterci del loro insomma, nella peggiore avranno un sostegno, ma solo formale».
Le 554 cattedre aggiuntive sono state autorizzate vagliando i singoli casi proposti dalle scuole agli uffici territoriali, con particolare riguardo alle centinaia di nuove certificazioni pervenute dopo l’inizio dell’anno scolastico e agli alunni provenienti da altre province. Salgono così a 12.218 le cattedre di sostegno complessivamente attivate in Lombardia, a fronte di 28.

148 alunni disabili che frequentano le scuole statali.

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