Rubrica Cucù

L'italiano senza scampo cerca il botto

Cosa deve fare, l'italiano poveraccio, prendere mazzate e star zitto, non esercitare il suo ruolo di cittadino, non cercare vie d'uscita e nemmeno ribellarsi, perché poi finisce con i violenti?

L'italiano senza scampo cerca il botto

Voi prendete un italiano di qualsiasi età, residenza, ceto, sesso, orientamento politico. Si trova schiacciato tra la morsa di un governo tecnico, che lui non ha voluto e che lo ha ridotto al ruolo di debitore eterno (dico eterno perché lo spremono per pagare gli interessi sui debiti, non per cancellare i debiti stessi), e di una classe politica corrotta e incapace di tutto: di tagliare i suoi costi, di presentare una credibile alternativa ai tecnici o anche solo di concordare una legge elettorale decente.

Se si barrica in casa e si chiude in se stesso, la Malaitalia infierisce lo stesso su di lui senza pietà; non può risolvere a livello individuale i suoi problemi. Se invece rende pubblica la sua protesta, si unisce al popolo e scende in piazza, i facinorosi rendono criminale la sua sacrosanta rabbia. Non ha prospettive di svolta col voto ma solo la possibilità di tradurre il vomito in voto, che è la sua contrazione civica: vota Grillo, che è come dire «Fate schifo». Ma non fa un passo avanti nei suoi problemi, si è solo sfogato.

Cosa deve fare, l'italiano poveraccio, prendere mazzate e star zitto, non esercitare il suo ruolo di cittadino, non cercare vie d'uscita e nemmeno ribellarsi, perché poi finisce con i violenti? Non è mai capitato, credo, di trovarsi in una situazione così, senza sbocchi, senza ripieghi, di alcun tipo.

Quanto pensate che possa durare questa situazione? Tutti aspettiamo il botto. Di chi e di cosa non si sa. Rivoluzione di ciechi nella notte.

O un miracolo italiano in primavera.

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