Rubrica Cucù

Ricettario per cucinarsi Silvio

Fra i tanti trattati sulla malvagità di Berlusconi, spunta un libro sulla psicopatologia dell'antiberlusconismo

E questa settimana come ci cuciniamo Berlusconi? La settimana scorsa lo fecero in porchetta, con spezie del Marocco, più lo spiedino misto di olgettine, infilzate mentre facevano il trenino. L'altra volta fu brasato con De Gregorio in umido e poi trifolato con lo stufato di Lelemora. Un'altra fu servito fritto a De Benedetti, con mezzo miliardo di euro per contorno. Poi fu bollito e si mangiò di magro, perché c'era di mezzo Fassino spiato mentre godeva nel possedere una banca. Poi finì alla griglia per i diritti Mediaset...

Un giorno è Silvio Pelvico, mandato alla sbarra per Le mie pigioni, dedicato alle olgettine. Un altro è Al Capone, poi è ancora Il Cavaliere, la Minchia e il Diavolo, Sorrisi e Calzoni, Telechiappo e Mediatet. È indiziato d'aver comprato, e non per il Milan, alcuni senatori; che se ne fece di De Gregorio, lo piazzò come un pupone a gambe aperte e occhi spalancati sul divano del tinello o lo lasciò come mastino napoletano a guardia del cancello di Arcore? Gli hanno cambiato persino il segno zodiacale, falso in bilancia. Ora un gatto nero con la toga gli ha attraversato la strada e ha avuto sette anni di guai.

Fra i tanti trattati sulla malvagità di Berlusconi, ora spunta un libro di un neuropsichiatra, Giuseppe Magnarapa, che per la prima volta non descrive la patologia (o la patonzologia) di Berlusconi ma la psicopatologia dell'antiberlusconismo. Il titolo è Nemico Assoluto (ed. Bietti).

Visto il cumulo che si sta formando, perchè non commutiamo le condanne in pena di morte? Forza Boia.

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