Rubrica Cucù

Ma volete mandare i bersaglieri in Crimea?

Sì, l'invasione dei carrarmati russi ricorda altre epoche infami, popoli soffocati, libertà represse nel sangue. Ma si deve pur distinguere tra l'europea Budapest o Praga e la Crimea

Ma volete mandare i bersaglieri in Crimea?

Ma non conta proprio nulla che la maggioranza della popolazione della Crimea sia di origine russa e che la Crimea orbiti da secoli in area russa, non europea? Non conta proprio nulla che la Crimea non si unì per sua volontà all'Ucraina ma fu un folle dono della dittatura sovietica, all'epoca di Kruscev? Non conta proprio nulla che se si andasse a votare domani in Crimea stravincerebbe la linea filorussa? Sì, l'invasione dei carrarmati russi ricorda altre epoche infami, popoli soffocati, libertà represse nel sangue. Ma si deve pur distinguere tra l'europea Budapest o Praga e la Crimea. Siamo sicuri che si voglia sconfiggere in Putin l'impronta della nefasta Urss e non il suo voler restituire dignità e orgoglio a un popolo che dai tempi di Gorbaciov vive il degrado e il declino? Odiano in Putin il rigurgito sovietico o il patriota di Santa Madre Russia? Certo non mancano pagine infami allo Zar Putin. E primeggiano gli interessi geo-economici, ma da ambo le parti. Ma se la storia, la vita, la volontà dei popoli contano ancora qualcosa, perché non garantire il diritto alla Crimea di decidere da che parte stare? Sarà comunque lacerante, perché corposa è la minoranza opposta, come del resto in Ucraina a ruoli invertiti. Ma non c'è altra via. Quando crollano gli imperi esplodono i rancori separatisti.

E poi il movimento ucraino non è un monolite di liberali-democratici europeisti, c'è di tutto, dai nazionalisti ai filo-occidentali. O volete mandare i bersaglieri in Crimea, come un secolo e mezzo fa?

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