Cronache

Abiti senza tagli per combattere la crisi nella sfilata di Ventura De Gnon

Alle Officine Farneto di Roma la prima sfilata, giovedì sera, che anticipa l'apertura ufficiale della fashion week capitolina, il 25. Abiti ispirati alle ceramiche di Caltagirone per Sarli, sperimentazione di tessuti e decori per Ward e Dagher, rose e foglie amazzoniche per Curti e Lettieri

Ha pensato alla crisi, Ventura De Gnon. E nella sfilata di giovedì sera alle Officine Farneto di Roma presenterà abiti trasformabili, il cui tessuto si può faciolmente riutilizzare perchè è senza tagli. «É possibile disfarlo e ricucirlo con facilità- spiega lo stilista salentino -. Nei momenti di difficoltà bisogna guzzare l'ingegno».
Trenta abiti leggeri, in lino e seta, nelle tonalità della natura, con le gradazioni del verde, blu, marrone e grigio, per l'evento che ha chiamato «VolerEssere». La sua collezione primavera-estate di modelli con bretelline gioiello in pietre dure anticipa l'apertura di venerdì delle sfilate di Alta Roma, che proseguiranno fino a martedì.
Nel calendario ufficiale ci sarà Sarli Couture ,sabato mattina al Santo Spirito in Sassia, con modelli ideati da Alberto Terranova pensando alle maioliche di Caltagirone:maniche ad effetto foglia, cappe che rievocano le pigne in terracotta ornamentali, vestiti con rilievi delle sculture siciliane. Tanto chiffon multistrato, tinte mediterranee dall'arancio melograno, al marrone Sicily's chocolate, al giallo fluorescente, al blu copiativo,fino all' immancabile bianco Sarli.E per la scena finale, il trionfo di manualità della sposa, avvolta in volute di tulle con magici "appoggi" di petali.
La sperimentazione, soprattutto nei materiali, vuole caratterizzare le linee delle griffe emergenti. Circa 2 anni fa lo stilista libanese Tony Ward ha versato per errore del silicone su un taglio di tulle ed l'effetto dei due materiali fusi insieme gli è sembrato così bello da iniziare una lunga ricerca per applicare alla moda questa tecnica di decorazione, lavorazione e di utilizzo dei materiali. Ora la presenta nella collezione couture, forte del successo ottenuito tra diverse star che hanno indossato le sue creazioni sul red carpet dei Golden Globes, da Carmen Electraa Julieanne Hough, da Zosia Mamet a Ashlan Gorse, mentre Antonella Clerici ha voluto che disegnasse per lei gli abiti per il programma «Ti lascio una canzone».
Un originale uso del metallo, che rende moderno e interessante una lavorazione dalle tradizioni antichissime, caratterizza invece le decorazioni di una stilista sempre libanese che debutta a Roma domenica sera, al Santo Spirito: Mireille Dagher.
Nel suo atelier di Beiruth, frequentato da principesse del golfo, jet set libanese e star internazionali, sono nati i modelli dai colori tenui, come rosa pastello, giallo pallido e blu cielo. Linee aderenti al corpo che si allargano verso gli orli e soprattutto ricami da mille e una notte.
La sfilata di Giada Curti, sabato pomeriggio nel suo atelier sulla Rampa Mignanelli, sarà all'insegna della rosa. «Donne come steli su cui poggiare petali - spiega la stilista -, donne uscite da un dipinto di Elisabeth Vigèe-Le Brun: nobili e semplici, apparentemente fragili, ironiche e civettuole che scelgono colori delicati e fresche fantasie di cespugli di rose su sfondi bianchi e avorio».
Una visionaria esplorazione per il mondo ispira Stella Jean, giovane stilista di origine italo-haitiana, che sabato sera sfilerà al Santo Spirito. Si passa dai pesanti jacquard di gonne arricciate in vita che vestono paladine delle civiltà precolombiane a lunghi cappotti foderati di ecopelliccia di ispirazione Navaho, dagli esuberanti colori delle tradizionali stoffe wax delle coste africane ai cappelli di aristocratico sapore britannico, come la bombetta e ai foulards colorati delle signore delle Ande.
E' ispirata alla forma e al verde intenso della foglia «Monstera», pianta della foresta pluviale amazzonica, la collezione di Nino Lettieri, che andrà in scena il 27 gennaio al Santo Spirito.
Gli studenti dello Ied preparano per sabato «Bubbles of fashion» , a piazza delle Cinque Lune. Ogni progetto è un microcosmo, un mondo in miniatura che con le sue strutture ripete in piccolo quelle dell'immaginario unico ed indivisibile. Le firme sono di giovani talenti selezionati da una commissione di esperti: Emilia Biscuso, Sergio Campese, Italo Marseglia, Valeria Panci, Matteo Stani, Mario Gallo. L'opening sarà inaugurato con un dj set di Filippo Manni, coordinatore del corso di SoundDesign, che accompagnerà la serata.
Anche gioielli ad Alta Roma e la presentazione di Origo della collezione firmata dalla designer Giuliana Mancinelli Bonafaccia è fissata per lunedì pomeriggio, nel calendario degli eventi collaterali, alla boutique Presqu Ile Design Store ( a due passi da piazza Navona).

Ci sarà un'istallazione geometrica, ispirata al lavoro dell'artista James Turrell e caratterizzata da giochi di colori, mentre performance sonore saranno il sottofondo del cocktail party in onore dei nuovi gioielli.

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