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Adesso la Lega vuole esodare la Fornero

È scontro sulla discrepanza tra le cifre contenute nel decreto del dicastero (65mila unità) e quelle fornite dall'Inps allo stesso ministro in una relazione che parla di 390.200 esodati. Settimana prossima la Fornero riferirà in Aula. Ma la Lega presenta una mozione di sfiducia che è stata sottoscritta dall'Idv e da due deputati del Pdl. Sale la tensione

Adesso la Lega vuole esodare la Fornero

Il ministro del Welfare Elsa Fornero è nell'occhio del ciclone. Dopo lo scontro con i vertici dell'Inps sul numero degli esodati, la Fornero si presenterà a Montecitorio settimana prossima (martedì o al più tardi mercoledì mattina) per riferire appunto sul tema esodati. Lo scontro non accenna a smorzarsi. Anzi, rischia di detonare e destabilizzare il governo Monti. Proprio oggi, infatti, i leghisti hanno presentato una mozione di sfiducia contro la titolare del Welfare. Mozione che è stata subito sottoscritta dai dipietri e da alcuni esponenti del Pdl.

Una mozione di sfiducia perché "la gestione della problematica, con affermazioni sconcertanti, merita disapprovazione e biasimo". A due giorni dalla "fuga" di notizie (più o meno voluta) sul numero reale degli esodati, dipietristi e lumbard chiedono un passo indietro alla Fornero: "Il continuo balletto di cifre sul numero degli esodati ha creato una forte tensione sociale ed incrinato il rapporto di fiducia nei riguardi di chi decide della vita lavorativa e del futuro pensionistico degli italiani". Al centro della mozione depositata oggi a Montecitorio, la differenza tra le cifre contenute nel decreto ministeriale (65mila unità) e quelle fornite dall'ente di previdenza allo stesso ministro in una relazione che parla di 390.200 esodati. La mozione del Carroccio definisce "grave" il comportamento del ministro dopo l'incontro coi vertici dell'Inps: "Il ministro ha taciuto il contenuto di quel documento ed è errato, a parere dei sottoscrittori, il percorso che ostinatamente ha inteso perseguire, ovvero quello di partire dalle risorse per definire i numeri, invece che stabilire prima il numero esatto dei lavoratori coinvolti e per reperire le risorse necessarie".

La proposta ha subito raccolto l'adesione dell'Italia dei Valori e di due deputati del Pdl, Alessandra Mussolini e Lino Miserotti. E il malumore nei confronti della Fornero non si ferma certo alla mozione leghista. Anche sette parlamentari democratici hanno scritto una lettera al premier Mario Monti affinché metta in campo "un immediato e fermo intervento" per "porre fine agli atteggiamenti arroganti del ministro Fornero che sfiorano a tratti il disprezzo sia nei confronti del parlamento, sia, cosa ancora più grave, nei confronti dei cittadini".

Tuttavia, il Pd non intende sposare la linea dura del Carroccio ma preferisce aspettare un "segnale" del ministro del Welfare.

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