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Albertini lancia su Youtube la sua corsa al Pirellone

L'ex sindaco di Milano lancia la sua campagna elettorale per la presidenza della Regione Lombardia

Albertini lancia su Youtube la sua corsa al Pirellone

"Intrapredenza. Responsabilità. Cuore". Sono le tre parole con cui Gabriele Albertini inizia la sua campagna elettorale per la presidenza della Regione Lombardia. "Perché - spiega - sono la forza della Lombardia e saranno la cifra della mia azione politica". Sessantadue anni, europarlamentare del Pdl e sindaco di Milano per due mandati, in un video postato su Youtube spiega ai cittadini le motivazioni della sua candidatura.

"L’intraprendenza - spiega Albertini - è la voglia di fare dei cittadini e delle nostre imprese, la forza di costruire il futuro. New York è la città che non dorme mai, ma in Lombardia e a Milano “se sta mai coi man in man”. La responsabilità è il rigore, anzitutto davanti alla nostra coscienza. È la morale di chi si domanda ogni giorno che cosa sia giusto. Il cuore - prosegue - è quello di persone che sono solidali. E si organizzano, con buona volontà e intelligenza, per dare una mano, magari in silenzio, ma con efficacia".

Poi un annuncio importante: "La nostra lista sarà composta per l’80% da esponenti della società civile e per il 20% da amministratori locali che hanno ben operato, ma lasciati ai margini dai partiti tradizionali. A tutti chiederemo di sottoscrivere un severo codice etico".

Una precisazione sulla sanità lombarda: "E' eccellente, ma è un modello da migliorare dal punto di vista dell’efficienza e della trasparenza con gli stessi criteri delle società quotate in borsa. Costruiremo un sistema che sia limpido e offra a tutti le migliori prestazioni". Tanta carne è già al fuoco. E il programma? Lavori in corso: "Sta nascendo - dice l'ex sindaco di Milano - grazie al contributo di un gruppo di esperti, ma accoglie anche le idee di cittadini e associazioni per promuovere l’innovazione e la crescita economica". E tra poco sarà su Internet.

Quanto ai candidati, Albertini non ha dubbi: "Abbiamo inaugurato il cantiere di una grande lista civica perché la Lombardia vuole un governo di lombardi e per i lombardi - non di figure nominate dai partiti".

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