Elezioni Amministrative 2013

Alemanno lancia la rimonta con sicurezza e grandi opere

Il sindaco chiede una scelta di campo. Endorsement di Berlusconi sui social network: "È il miglior candidato possibile, sa cosa c'è bisogno di fare per migliorare la città"

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno

A volte si può peccare per troppo zelo. «Alemanno? Il miglior sindaco possibile, che però ha commesso un errore: ha lavorato sempre al massimo ma si è preoccupato poco di comunicare al meglio quello che faceva», spiega Berlusconi che ieri è tornato al fianco del primo cittadino nella sua volata finale per la riconquista del Campidoglio. Da grande comunicatore, il Cavaliere individua in questo difetto il tallone d'Achille del primo cittadino e rincara la dose sull'handicap creato alla nuova giunta di centrodestra dal disastroso bilancio lasciatole in eredità da Veltroni.

«Gianni ha impiegato i primi due anni a pulire la sua scrivania», dice Berlusconi facendo ampio uso delle metafore. E poi, in un'intervista apparsa ieri sul telegiornale di T9, precisa: «I risultati raggiunti sono comunque brillanti se paragonati a quelli ottenuti da chi lo ha preceduto». Per risultare più pervasivo ed efficace, l'endorsement di Berlusconi viaggia anche a bordo dei nuovi media e un appello per votare Alemanno (una sorta di mini spot) compare sempre da ieri sulla pagina Facebook del Cavaliere. «Non affidatevi a un sindaco che non è di Roma - spiega Berlusconi -, che non ne conosce la vita e i problemi. Gianni Alemanno, invece, di Roma conosce tutto. Ha lavorato bene per cinque anni, sa cosa c'è bisogno di fare per migliorare la vita dei romani».

Berlusconi ieri ha anche ricordato il recente incontro con Alfano, nuovo ministro degli Interni, e Alemanno per parlare di sicurezza. Dall'incontro è emersa una forte convergenza sull'idea del poliziotto di quartiere. Segno che la sicurezza resta una delle priorità e che la guardia rimane alta da parte dell'amministrazione capitolina. Così come è stata avanzata l'ipotesi dell'utilizzo, in futuro, anche dei militari per rendere le periferie metropolitane più vivibili. Una grande città come Roma, però, ha bisogno di un rilancio economico consistente. E le grandi opere già in cantiere risultano un volano affidabile. Però, ammonisce sempre il Cavaliere, «opere come l'allargamento dell'aeroporto di Fiumicino e la realizzazione del secondo polo turistico con una nuova giunta ripartirebbero non da zero ma da sottozero».

«Alemanno - gli fa eco Fabrizio Cicchitto Pdl -, grazie al lavoro fatto in questi anni, rappresenta la migliore garanzia per i romani. Occorre che questi rispondano all'appello di Berlusconi e vadano a votare affinché la Capitale non cada nelle mani di uno straniero. Oltre a non sapere nulla di Roma, Marino appartiene a quella sinistra cui è auspicabile non venga consentito avvicinarsi alle casse comunali».

Intanto ieri Alemanno ha incassato il pieno sostegno dei moderati. E questo dopo che Marchini, domenica scorsa, ha evitato apparentamenti ufficiali. Segni questi che i moderati e i cattolici si stanno ricompattando per vedere riconfermato il sindaco uscente. «Tutte le realtà dei centristi - spiega un raggiante Luciano Ciocchetti (ex Udc) - si stanno muovendo nella nostra direzione. È un modo efficace, questo, per costruire un argine all'estremismo di Marino».

Per questa sera, alle 21, è atteso il confronto tra i due sfidanti in uno scenario particolare. SkyTg24 ha deciso infatti di sfruttare la cornice della michelangiolesca di piazza del Campidoglio.

Due podi all'americana con leggii trasparenti davanti al Palazzo Senatorio; riposte da 90 secondi; un countdown a segnare il tempo; possibilità di replica; domande incrociate tra gli sfidanti e domande dal pubblico.

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