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Alfano: "Domani andrò da Napolitano"

Il segretario del Pdl: "Abbiamo dato un chiaro segnale a Monti ma siamo una forza responsabile, voteremo la legge sulla stabilità"

Alfano: "Domani andrò da Napolitano"

"Domani alle 10.30 mi recherò dal presidente della Repubblica a riferire della situazione", ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano, che andrà da Napolitano insieme ai capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. "A Monti abbiamo dato un segnale chiaro, ma noi siamo responsabili, non precipiteremo il paese nell’esercizio provvisorio, non metteremo a repentaglio la legge di stabilità". L’astensione di oggi (sul dl Sviluppo ed Enti locali) "è il segno evidente di un nostro disagio per come stanno andando le cose nel nostro Paese. Dopo 13 mesi di governo, chiamato a risolvere la crisi, le cose vanno peggio".

Pressato dai giornalisti Alfano si è soffermato anche sulla leadership del centrodestra: "Anche oggi Berlusconi mi ha espresso la volontà di tornare in campo da protagonista. È lui il detentore del titolo". Dunque niente primarie nel Pdl. "Erano per la successione ma essendoci lui in campo non ha senso farle", ha chiuso il discorso Alfano.

Il segretario del Pdl si è soffermato anche sul decreto legislativo, appena varato dal governo sulle liste pulite: "L’approvazione del provvedimento sulla incandidabilità nasce dall’attuazione di una legge il cui primo firmatario è il sottoscritto, porta il mio nome. Questa legge prevedeva una delega che oggi è stata attuata. Non abbiamo alcuna difficoltà a riconoscere il decreto incandidabilità e non vi è alcun nesso con il nostro presidente, che è colui il quale ha voluto questo ddl, e che ha la certezza di essere assolto". Alfano, sempre a proposito di Berlusconi, sottolinea che la normativa "non ha nulla a vedere con i processi che lo interessano.

Siamo certi che sarà assolto e che quei processi sono privi di fondamento".

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