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ALLARMEL'ammiraglio avvisa «Marina allo sbando navi troppo vecchie»

Il governo italiano lancia l'operazione «Mare Nostrum» per tentare di arginare l'immigrazione clandestina nel Mediterraneo, ma da Taranto, uno dei centri strategici della Marina militare, si leva un inquietante grido d'allarme. «La flotta è a rischio estinzione», dice senza mezzi termini l'ammiraglio di divisione Claudio Confessore durante la cerimonia del passaggio di consegne al contrammiraglio Marcello Bernard del comando del centro di addestramento aeronavale (Maricentadd). «La gran parte delle navi ha già raggiunto il limite della vita operativa poiché sono state costruite 20, 30 anni fa», spiega Confessore, un nome pesante della Marina, tra l'altro ex comandante del Battaglione San Marco, militare pluridecorato e impegnato in numerose missioni internazionali, dai Balcani all'Iraq.

«Come ammiraglio di un centro che fra i suoi compiti ha quello prioritario di addestrare gli equipaggi delle navi - dichiara Confessore, che va in pensione dopo una lunga e prestigiosa carriera cominciata 41 anni fa - non posso non evidenziare che la nostra Marina sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia per le scarse risorse disponibili in tutti i settori».

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