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Le alleanze moderate? Alle urne Bersani & Co. puntano tutto su Vasto

In parlamento i democratici sostengono Monti con Pdl e Terzo Polo, ma alle amministrative si presenteranno con Idv e Sel

Le alleanze moderate? Alle urne Bersani & Co. puntano tutto su Vasto

La svolta moderata del Partito democratico non c'è mai stata. Con buona pace di chi da tempo auspica un confronto più serrato con i centristi. Se infatti in parlamento Pier Luigi Bersani continua a sostenere il governo Monti al fianco del Pdl e del Terzo Polo, alle elezioni amministrative conferma l'alleanza con Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. È scaduto oggi il termine per la presentazione delle liste e dei candidati alle comunali del 6 e 7 maggio 2012. "La foto di Vasto - si conferma nell'entourage dipietrista - è ancora la scelta politica vincente". A conti fatti, l'asse tra democratici, Sel e Idv è, infatti, la coalizione più gettonata con contorno di liste civiche ed altri partiti.

Ad eccezione di Palermo dove l'Italia dei Valori ha scelto una strada diversa da quella intrapresa dai democratici in modo da costruire una coalizione alternativa a quella del governatore siciliano Raffaele Lombardo, l'alleanza siglata a Vasto torna a unire la sinistra italiana. Pd, Idv e Sel, salvo sorprese dell’ultima ora, sosterranno lo stesso candidato sindaco a Genova, La Spezia, Catanzaro, Trani, Lecce, Taranto, Gorizia, Isernia, Lucca, Pistoia, Cuneo, Asti, Alessandria, Verona. A Palermo, dove il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando si candiderà sindaco, L’Aquila, Trapani, Agrigento e Brindisi i dipietristi non correranno con il Partito democratico. Niente svolta moderata, dunque, per Bersani e compagni. Anche se, in alcuni Comuni, non mancano certo le larghe intese con l'Udc di Pier Ferdinando Casini che alle amministrative di maggio si presenterà ai nastri di partenza con posizioni variegate.

Lo scudocrociato sarà alleato di Pdl e Lega a Gorizia; sarà con il Pdl a Palermo, Isernia, Verona; correrà con il Pd a La Spezia, Brindisi, Trani, Taranto. Il partito di Casini si presenterà da solo o con il Terzo polo nei comuni di Genova, Catanzaro, Lecce, Trapani, Agrigento, Lucca, Cuneo, Asti, Alessandria, Belluno, Piacenza, Como. I futuristi di Gianfranco Fini sosterranno lo stesso candidato sindaco del Pdl a Verona, Brindisi, Lecce, Taranto. Si registra, invece, un'inedita alleanza tra democratici e finiani ad Agrigento e Trani. Insomma, il Terzo Polo non sembra dare prova di compattezza su tutto il territorio nazionale. L'Udc e il Fli hanno infatti candidati sindaci in diversi Comuni (Palermo, L’Aquila, Brindisi, Lecce, Isernia, Agrigento, Cuneo e Como).

Proprio ieri, in una intervista ad Agorà, Casini aveva riproposto come modello la grande coalizione in stile tedesco nella speranza di coinvolgere anche Bersani e il leader del Pdl Angelino Alfano. "Vorrei far capire a questi due signori, che tanto amo, che le principali forze politiche devono remare nella stessa direzione - ha detto il leader Udc - se sprechiamo energie per andare avanti andiamo nel baratro non capisco perché la Merkel possa associare i socialisti nel governo e noi riteniamo uno scandalo che anche nel nostro Paese ci si metta assieme per l’emergenza". Escludendo la Lega, il Sel e l'Idv dal "grande partito nazionale" a cui sta lavorando, il leader centrista ha invitato anche Pdl e Pd ad abbandonare le vecchie logiche: "Quelle alleanze non reggono più, non c’è nulla nella politica reale che tenga insieme Vendola e Di Pietro con Bersani che sostiene il governo, così come Pdl e Lega".

Sono in molti all'interno del Pd a sperare alleanze più moderate. Ma per il momento il sogno di un centrosinistra riformista sembra infrangersi contro le vecchie alleanze con la sinistra più radicale. D'altra parte alle primarie che si sono tenute in inverno i vertici di via del Nazareno non sono riusciti mai a imporre un candidato forte.

I terremoti che scosso il centrosinistra a Genova e Palermo sono il sintomo di un malessere che sta letteralmente spaccando il Pd.

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