Politica

Gli anarchici minacciano Monti ma è giallo

Gli anarchici minacciano Monti ma è giallo

RomaDue lettere firmate Fai recapitate a poche ore di distanza una dall’altra a due quotidiani del Sud fanno ripiombare l’Italia nell’incubo degli anni di piombo. Le missive bruciano come proiettili perché prendono di mira addirittura il presidente del Consiglio Mario Monti ed Equitalia. Ma ad allontanare lo spettro di nuovi attentati ci pensano gli analisti dell’intelligence secondo i quali gli scritti potrebbero essere falsi.
Le due lettere identiche con l’intestazione del Nucleo Olga Federazione anarchica informale fronte rivoluzionario internazionale sono state recapitate ai quotidiani Gazzetta del Sud e Calabria Ora e contengono tre pagine di minacce. La prima missiva è giunta martedì alla redazione reggina della Gazzetta del Sud e l’altra ieri a Rende (Cosenza), dove ha la sede il quotidiano calabrese. «Fai Calabria - si legge - avvisa che Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo d’affari e servitore del potere economico. La riscossione in Italia è divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita, ma questa volta vi avvisiamo prima». Quindi il mirino si sposta sul ministro dell’interno: «La Signora, ministro Cancellieri ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato, quindi attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutela del Popolo, degli Operai e delle Imprese». Gli anarchici scrivono anche che ogni altro suicidio per la crisi «è ritenuto un omicidio di Stato» e sarà «punito con il marchio della vita». Poi alzano il tiro e se la prendono con il Presidente del Consiglio. «Diciamo a Monti - si legge nei fogli - che lui è uno dei 7 rimasti e che il Popolo non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato per conto proprio. Il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta». E in fondo una frase in maiuscolo: «Lunga vita alla cospirazione delle cellule di fuoco lunga vita alla Fai/Fri. Viva l’anarchia!». Naturalmente il riferimento «ai 7 rimasti» è collegato alla rivendicazione fatta al Corriere della Sera dopo il ferimento dell’Ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, con la quale si annunciavano altri attentati. Ora le lettere sono in mano agli investigatori. Ma quella arrivata a Calabria Ora, ha un logo differente da quello utilizzato in precedenza: ci sono le frecce che convergono verso una stella con una «A» ma nel marchio appare anche una scritta in caratteri greci «Sinomosia Pirinon tis Fotias» ossia «Cospirazione dei nuclei di fuoco», sigla creata dagli anarco-insurrezionalisti greci.
Solidarietà a Monti è stata espressa ieri dal vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione e dal leader Idv Antonio Di Pietro mentre il vicepresidente del Senato Vannino Chiti parla di «intimidazioni e violenza inaccettabili».

Isabella Bertolini (Pdl) sostiene invece che «le minacce a Monti sono minacce all’Italia» e Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria avverte: «Lo Stato non si piegherà».

Commenti