Politica

Angelino nell'angolo si aggrappa al premier

Le crepe nella maggioranza. Ncd prova a dettare l'agenda: "No alle coppie omosex, priorità a fisco e lavoro"

Angelino nell'angolo si aggrappa al premier

Ma Renzi crede di essere già a Palazzo Chigi? Alfano e i suoi ministri cercano di frenare la foga propositiva del segretario Pd Matteo Renzi ricordandogli che il premier non è lui ma, almeno fino a prova contraria, Enrico Letta. E dunque su Letta puntano per la sopravvivenza del governo. Tocca al presidente del Consiglio in carica, dicono, decidere che cosa entrerà nell'agenda di governo per il prossimo futuro. Il patto di coalizione necessario a traghettare l'esecutivo almeno fino al porto più vicino, ovvero il semestre di presidenza Ue, dovrà essere frutto di una sintesi delle diverse anime politiche che sostengono il governo Letta. E assolutamente non il programma politico del partito di Renzi che ogni giorno spara più in alto, dicono i maligni, per far cadere il governo e anticipare la data delle elezioni.

I punti di maggiore attrito all'interno della maggioranza sono emersi subito sul tema delle nozze e delle adozioni per le coppie omosessuali ma anche sulla legge che regolamenta l'immigrazione, oggetto di feroci polemiche fin dalla sua approvazione. Il vicepremier Alfano promette: il Nuovo centrodestra è «pronto a difendere i suoi valori» e ribadisce il suo no ai matrimoni gay e alla riforma della Bossi-Fini. Ma che cosa è ipotizzabile entri nell'agenda di governo di Letta? Il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, è ottimista per quanto riguarda la possibilità di un'intesa sulla legge elettorale. Il doppio turno di coalizione sul modello delle elezioni del sindaco «è la più fattibile» tra le tre proposte avanzate da Renzi. Le priorità del Nuovo centrodestra per l'agenda politica sono però molto diverse da quelle del segretario del Pd. «Fisco, lavoro, liberalizzazione delle municipalizzate, abolizione del Cnel - elenca il ministro - Tagli alla spesa della politica, semplificazione contrattuale». Si andrà al tavolo a discutere con Letta e sarà lui a trovare una sintesi. E il pressing di Renzi? I ministri alfaniani minimizzano: il segretario Pd fa la sua parte. A decidere sarà comunque Letta.

Certo sulle nozze per gli omosessuali le posizioni sono inconciliabili. Il ministro Quagliariello ribadisce quella che è sempre stata la sua posizione rispetto ai temi etici. «Siamo pronti a riconoscere i diritti della persona all'interno della coppia -puntualizza- Ma nessuna equiparazione con la famiglia è possibile». Anche discutere della Bossi-Fini è possibile prendendo atto, prosegue Quagliariello, «delle nuove condizioni storiche e politiche». Ma nessuna apertura indiscriminata è ipotizzabile.

«Non possiamo ospitare tutti - taglia corto Quagliariello - Non si può gestire l'immigrazione a colpi di slogan».

Commenti