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Barletta, da Vendola a Renzi, tutti in campo per Cascella

É stata già ribattezzata «la disfida di Cascella» la corsa verso la poltrona di sindaco dell'ex portavoce di Giorgio Napolitano. Per lui si è mobilitato tutto lo stato maggiore del Nazareno. Ma il soccorso rosso potrebbe non bastare e Giovanni Alfarano potrebbe strappare la città al centrosinistra dopo 20 anni.

Barletta, da Vendola a Renzi, tutti in campo per Cascella

E' una vera e propria sfilata di big del Pd, quella in corso a Barletta, in vista del voto di domenica che dovrà regalare un nuovo sindaco alla città di Pietro Mennea. Una sorta di vertice di partito, seppure svolto in tempi differiti, che ha portato nella località pugliese nomi di primo piano come Massimo D'Alema, Luciano Violante, Laura Puppato, Ivan Scalfarotto, Anna Finocchiaro e Roberto Speranza. Mercoledì, addirittura, si sono trovati nella cittadina pugliese, sulle stesso palco a distanza di un'ora, due super nemici come il sindaco rottamatore Matteo Renzi e il governatore poeta Nichi Vendola. Senza dimenticare Sergio Zavoli e l'attore Massimo Ghini.
L'obiettivo è quello di sostenere la campagna elettorale di Pasquale Cascella, «la Voce» del Quirinale, l'ex portavoce di Giorgio Napolitano ora impegnato in una avventura politica nel suo territorio di provenienza. L'impresa è tutt'altro che facile. Il Pd, infatti, è spaccato al suo interno ed esce dall'esperienza di governo del sindaco Nicola Maffei, mandato a casa dopo due anni da 19 dei 32 componenti del Consiglio comunale di Barletta. L'anomalia in quel caso fu che la maggior parte degli oppositori apparteneva alla stessa maggioranza di centrosinistra che avrebbe dovuto sostenere Maffei. Cascella è stato chiamato proprio per unificare le varie anime ma i socialisti - che a Barletta conservano un bacino di consenso importante - hanno presentato un loro candidato, il primario del Pronto Soccorso, Cosimo Cannito, molto amato in città. E promettono che al ballottaggio non faranno sconti e non apriranno alcun canale di dialogo con Cascella e il Pd. Non è passato inosservato, peraltro, come buona parte delle apparizioni dei big del Pd siano avvenute in luoghi non molto capienti, per minimizzare il rischio di un flop di presenze. E c'è anche chi sostiene che l'ondata di presenze romane rischi di trasformarsi in un boomerang.
Chi conosce il territorio racconta che il candidato del Pdl, Giovanni Alfarano sarebbe saldamente in testa (negli ultimi 20 anni mai il centrodestra è riuscito a conquistare Barletta), seguito a buona distanza da Cascella, tallonato dal socialista Cosimo Cannito. C'è poi l'incognita dei grillini che nella provincia Bat, Barletta-Andria-Trani, conseguirono un ottimo risultato alle Politiche di febbraio.

Un elemento che potrebbe ulteriormente contribuire a scompaginare il quadro.

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