Berlusconi: "Nessuno può togliermi la guida del partito"

Il Cavaliere: ""In caso di elezioni, sentirei il dovere di impegnarmi direttamente". Su Marina: "La politica non è la sua vocazione e la rispetto"

Berlusconi: "Nessuno può togliermi la guida del partito"

"Nessuno può togliermi il diritto di restare alla guida del movimento che ho fondato finché molti milioni di elettrici e di elettori lo vogliono". Silvio Berlusconi torna a ribadire il suo pensiero e spiega che "è ancora necessario, in una forma o nell’altra, il mio impegno personale" perché "sento il dovere di stare in prima linea". E dunque, "in caso di elezioni, sentirei il dovere di impegnarmi direttamente". Il Cavaliere ha poi parlato della legge di Stabilità e ha spiegato che "abbiamo rispettato gli impegni presi con i nostri elettori nel febbraio scorso, quello sulla detassazione della prima casa che noi consideriamo sacra e quello per un fisco meno oppressivo. Per questo non intendiamo arretrare sulla legge di stabilità. E credo sia giusto che, su tutto (sulla mia vicenda, sulle tasse, sull’economia, sui nostri programmi riformatori), siano gli elettori a potere giudicare noi e i nostri avversari, che, andando avanti così, confermerebbero i loro connotati di "partito delle tasse e delle manette". Il leader di Forza Italia, in merito alle voci di una discesa in campo di Marina Berlusconi, ha dichiarato: "Si torna a parlare, ma Marina tutte le volte che si torna a parlare, dice di no. Certo, sarebbe in grado di adempiere al meglio questa missione. Tutti hanno constatato la sua autorevolezza e il coraggio da leonessa con cui mi ha difeso. Ma non è quella la sua vocazione. Io sono un padre che rispetta la vocazione e la libertà dei propri figli. Ma se li conosco, sono sicuro che nessuno di loro si sente attratto dalla politica.

Soprattutto da questa politica".

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