Berlusconi suona la carica: "Ritorniamo a combattere"

Il Cavaliere, in collegamento telefonico a Napoli: "Durante la campagna elettorale delle Europee abbiamo commesso alcuni errori ma sapremo far tesoro di questo errori"

Berlusconi suona la carica: "Ritorniamo a combattere"

"Questa prima manifestazione segna il nostro ritornare a combattere, la nostra voglia di reagire e di andare avanti con Forza Italia capace di rinnovarsi e combattere per assicurare a tutti noi un futuro di democrazia e di libertà. Siamo già in pista". Così Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico a Napoli durante la manifestazione "La Campania guida un nuovo Sud". "Sapete bene che sono in condizioni particolari, devo stare dove vogliono loro", ha aggiunto il Cavaliere.

Che poi ha fatto una sorta di mea culpa: "Durante la campagna elettorale delle Europee abbiamo commesso alcuni errori ma sapremo far tesoro di questo errori". "Dopo i risultati delle ultime elezioni sappiamo di avere di fronte l’assoluta possibilità di arrivare alle prossime elezioni a convincere tanti italiani a non restare a casa e dare il loro voto ad una forza politica come la nostra", gli ha fatto eco Francesca Pascale in prima fila.

Il leader di Forza Italia ha poi parlato della situazione economica: "Oggi l'euro per noi è una moneta straniera perché non c'è alle sue spalle una banca che lo garantisca. Siamo nelle condizioni dell'Argentina che metteva i suoi titoli in dollari e poi è andata in default. Possiamo tenere l'euro come nostra moneta a patto che la Bce diventi una vera banca centrale, che garantisca i debiti, che stampi moneta quando uno Stato non riesce a pagare i titoli pubblici che vanno in scadenza. La ricetta è una svalutazione dell'euro".

In merito alle riforme, il Cavaliere ha annunciato: "Per mercoledì credo saremo pronti per presentare un referendum che dia agli italiani la possibilità di eleggere il presidente della Repubblica". Il programma di Forza Italia che verrà presentato nei prossimi giorni sarà "assolutamente chiaro, all’opposto della sinistra che non è assolutamente cambiata", ha assicurato Berlusconi. Che poi ha aggiunto: "Già dalle prime azioni del governo si è capito che la sinistra non è assolutamente cambiata. Questo è il terzo governo non eletto dai cittadini, noi avremo un programma assolutamente chiaro" ricordando quanto fatto nel corso degli ultimi 20 anni. Abbiamo presentato 40 riforme e guardandole ad una ad una abbiamo un unico grande torto. Abbiamo fatto un solo grande errore a noi imputabile: non convincere il 51% degli italiani a dare il voto a noi. Solo così si potrà cambiare l’assetto istituzionale del Paese".

In un teatro gremito, alla Mostra d’Oltremare, ci sono anche Giovanni Toti, Barbara Matera, il governatore Stefano Caldoro, Alessandra Mussolini, tra gli altri. "C’è bisogno di dibattito interno", ma non esistono "formule magiche per trovare la svolta" e le primarie interne al partito "sono uno strumento semplificato per risolvere il problema". Così il consigliere politico di FI, Giovanni Toti.

Che poi sulla richiesta di Raffaele Fitto di aprire una discussione ricorda che "stiamo dibattendo tutti i giorni, l’ho chiesto a tutti coordinatori regionali ed è stato Berlusconi nel settembre scorso, quando ha deciso di tornare a FI, che ha chiesto al partito di rinnovarsi nei contenuti e nella classe dirigente".

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