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Le priorità di Bersani: partiti, legalità e diritti gay

Il leader del Pd attacca i centristi: "Favoriscono il Cav". E in un'intervista al Washington Post: "Integreremo e correggeremo le riforme di Monti"

Le priorità di Bersani: partiti, legalità e diritti gay

Il leader del Pd tuona contro quello dell'Udc: "La teoria di Pier secondo cui comanda chi prende meno voti - scrive Repubblica in un retroscena - la considero insostenibile, oltre che inaccettabile". Poi affonda il colpo: "Continuano a sfruculiare lì in mezzo, a speculare su una posizione che per un momento porta a un solo risultato. Significa dare spazio a Berlusconi, quello spazio che aveva inevitabilmente perso".

E' soprattutto la Lombardia a preoccupare Bersani: "Il centro sembra comportarsi come se esistesse il doppio turno. Ma sa bene che alle regionali si vota con un turno solo. La Lombardia è la prova provata di quanto siano rischiose certe decisioni". Bersani sa bene che il voto dei lombardi sarà decisivo sull'esito del Senato (in Lombardia si eleggono 49 senatori).

Dunque si torna a parlare del voto utile - e di conseguenza del voto inutile (o disperso che dir si voglia). Se il primo a parlare di questo era stato Berlusconi, prendendo di mira soprattutto i centristi filo montiani, ora fa lo stesso Bersani. Ma ci sono anche altre piccole liste che preoccupano i "grandi". L'ultima è "Rivoluzione civile", la lista di Ingroia, che potrebbe danneggiare il centrosinistra soprattutto in Campania, Sicilia e Lombardia. E qualcuno parla già di un "patto di desistenza", per chiedere che il pm non si candidi nelle tre regioni strategiche sopra indicate.

"Noi dobbiamo dire agli italiani di non sciupare il voto. In Regioni come la Lombardia, il Veneto, la Campania e la Sicilia, dare un voto di protesta equivale a dare più forza alla destra", tuona Dario Franceschini, capogruppo uscente del Pd alla Camera, in un'intervista all'Unità.

In un'intervista al Washington Post Bersani torna ad assicurare che in caso di vittoria alle elezioni non cancellerà le riforme di Monti ma le migliorerà: "Vorrei aggiungere altre riforme, applicare o correggere le sue riforme che, devo precisare, sono state condizionate da un parlamento in cui la maggioranza era ancora nelle mani di Berlusconi".

Entrando nello specifico Bersani ha ribadito dunque quali saranno le sue proprità in tema di riforme: "Una legge contro la corruzione, una legge sulla vita e il funzionamento dei partiti politici, come ci aveva chiesto la Costituzione cui non è mai stato dato seguito", ha elencato. E ancora, "leggi sui diritti civili, come quello dei lavoratori di partecipare alla scrittura dei contratti aziendali. Le unioni civili per le coppie gay. Diritti di cittadinanza per gli immigrati", ha proseguito, perché "legalità, moralità e diritti civili sono la nostra missione".

Tra le riforme ci sarà anche quella del mercato del lavoro: "La richiesta viene tanto dal sindacato quanto dal nostro partito, come abbiamo largamente chiarito nel dibattito parlamentare", ha sottolineato Bersani, "anche il ministro che l’ha confezionata, Elsa Fornero, ha dovuto ammettere che la riforma ha dei difetti che hanno creato problemi sociali, e questa cosa deve essere risolta perchè minaccia di lasciare molti cittadini senza lavoro e senza pensione".

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