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Bersani e Monti: patto di non belligeranza

Il leader Pd e Monti hanno stabilito le condizioni del patto: colpire unicamente Silvio Berlusconi nella campagna elettorale. D'Alema: "Dopo il voto, il Pd deve allargare a Monti"

Bersani e Monti: patto di non belligeranza

Nemmeno due settimane fa, sembrava che tra Monti e Bersani i rapporti fossero tesi. Il leader del Pd incalzava il prof ("Dica contro chi combatte") che rispondeva per le rime ("Prematuro parlare di alleanze, chiariscano loro cosa vogliono fare). Era il classico teatrino della politica. Prove di forza, trattative e contrattazioni. Ma i due hanno sempre giocato in tandem. Adesso più che mai.

La risalita di Silvio Berlusconi ha costretto Bersani e Monti a correre ai ripari. Che tradotto in politichese significa inciucio. Un patto di non belligeranza sarebbe stato infatti siglato dai due leader ieri mattina. Come racconta Repubblica, Monti e Bersani "si sono visti la mattina del 16 dicembre, alle 7,30, per pianificare un strategia comune che prevede, come punto cardine, l’accordo tra progressisti e moderati da sviluppare subito dopo il voto. Un accordo che passa attraverso l’individuazione del pericolo comune in Silvio Berlusconi". Il Cavaliere sarà il bersaglio principale dei discorsi e dei comizi di Bersani e di Monti.

Insomma, colpire divisi, ma uniti. Così facendo, il bocconiano, col suo Centro attestato tra l'11 e il 14% in base a diversi sondaggi, si vedrà garantito un ruolo di primo piano nello scenario post-elettorale. Dal canto suo Bersani avrà un alleato innanzitutto nella campagna elettorale.

In cambio, secondo quanto riportato da Repubblica, il segretario democratico ha chiesto a Monti di "silenziare" (per usare una infelice espressione del Prof) gli attacchi alla Cgil e al Sel di Vendola. Attacchi che, secondo il leader Pd, sono tra le concause che hanno provocato una erosione del bacino elettorale in favore della Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.

E proprio l'ex procuratore aggiunto di Palermo è stato il primo a commentare la notizia dell'incontro tra Monti e Bersani sostenendo che "il Pd si sta dimostrando piuttosto sordo all’appello di Rivoluzione civile, mentre continua a guardare dall’altra parte, a Monti. Ma forse i sondaggi recenti li stanno preoccupando. Noi in ogni caso continueremo a essere disponibili".

Intanto il patto tra Monti e Bersani è siglato. I due correranno insieme, contro Berlusconi. E con la benedizione di Massimo D'Alema che, intervistato da Radio Capital, ha spiegato: "Non vogliamo governare da soli, vogliamo costruire una coalizione che dia stabilità al paese.

Vogliamo comunque allargare la collaborazione anche se avessimo i numeri per governare da soli".

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