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Bindi: "Partito ostaggio di Bersani". Ma poi smentisce

Il Secolo XIX pubblica un colloquio con la presidente del Pd. Che però smentisce il contenuto delle dichiarazioni

Bindi: "Partito ostaggio di Bersani". Ma poi smentisce

"È così purtroppo, Bersani non sa più che fare e il partito è fermo, senza prospettiva". È giallo su questa presunta dichiarazione di Rosy Bindi pubblicata in un colloquio con il Secolo XIX. Presunta perché l'esponente del Partito Democratico sostiene di non averla mai rilasciata. Nell'articolo del quotidiano genovese si leggo anche altri commenti della Bindi sulla situazione politica attuale, specie in riferimento al prossimo presidente della Repubblica.

"Se avessimo proposto un nome autorevole e non strettamente partitico, come poteva essere Rodotà, ma ce n’erano molti altri, avremmo forse potuto contare su un atteggiamento più morbido da parte dei grillini. Non dico sull’appoggio, questo no, ma su un certo malessere interno, questo sì", avrebbe dichiarato la Bindi. Che poi avrebbe aggiunto: "Ciò non è stato fatto perché Bersani non ha rinunciato, non ha voluto rinunciare, ha addirittura fatto un comunicato in cui lo ribadiva con convinzione".

Parole dette o inventate? Con una nota, la Bindi ha smentito categoricamente il tutto: "Non c’è stato alcun colloquio con il Secolo XIX e le frasi virgolettate non sono mie. Sono stata fermata per strada da un signore che non ricordavo neppure fosse un giornalista, il quale mi ha subissato con le sue considerazioni e i suoi giudizi sulla situazione politica a cui non ho replicato. È molto grave che un incontro casuale si trasformi in una conversazione giornalistica e ancor più grave che le osservazioni del cronista vengano pubblicate come mie risposte mai date".

La presidente del Pd ha poi spiegato come il suo "silenzio, rispettoso del mio partito e del Presidente della Repubblica, sia ampiamente verificabile su tutti i mezzi di informazione".

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