Politica

Il bluff dei Cinque stelle: zero proposte di legge

Il bluff dei Cinque stelle: zero proposte di legge

RomaCi sono lo sviluppo sostenibile delle isole minori. Le disposizioni in materia di veicoli di interesse storico e collezionistico. Le norme per la tutela della minoranza linguistica ladina della regione Veneto. E poi modifiche della Costituzione e regolamento delle unioni civili tra conviventi. Matrimonio e adozione per le coppie omosessuali. Sono 210 le proposte di legge depositate dai neoeletti al Senato, così come compare dal sito ufficiale. Alla Camera sono ancora più numerose: 324. Cinquecentotrentaquattro idee già sul campo, fresche di pubblicazione dopo il primo giorno di legislatura. Ma in questo normale proliferare di proposte della prima ora salta all'occhio un'assenza: il contributo dei grillini è pari a zero. Nessuna proposta di legge è stata depositata dai 54 senatori e dai 109 deputati del Movimento Cinque stelle.
È vero che le porte della Camera e del Senato si sono aperte da appena tre giorni, ma sorprende che il partito delle zero proposte sia il movimento che vuol rivoluzionare la politica italiana. Al confronto, i senatori e i deputati delle altre forze rappresentate sembrano degli stakanovisti. A palazzo Madama gli eletti di Pd e Sel hanno sinora presentato circa il 47% dei disegni di legge pubblicati. Pdl e Lega il 32%. Molto attivi i rappresentanti della Svp, Südtiroler Volkspartei, (che sono in 6): sono riusciti a mettere la firma sul 15% dei ddl. I più scarsi dopo i grillini? Gli eletti con la lista di Monti: sono il 6% dei senatori totali e hanno presentato il 4% dei disegni di legge.
Tra i primissimi a piantare la bandierina delle idee parlamentari c'è anche Roberto Calderoli. L'ex ministro leghista propone l'istituzione «delle Comunità autonome attraverso referendum popolare e attribuzione alle stesse di risorse in misura non inferiore al 75% del gettito tributario complessivo prodotto sul loro territorio» e chiede la cancellazione del rimborso pubblico ai partiti per le elezioni, con «nuove disposizioni in materia di finanziamento dei partiti e movimenti politici e di controlli sui loro bilanci». Il Pd firma molte delle proposte presentate al Senato con Luigi Zanda, che chiede la «modifica dell'articolo 21 della Costituzione in materia di pluralismo dell'informazione». Sempre dal Pd arrivano una serie di proposte nel campo del sociale, dalle «Norme per il sostegno e la diffusione delle banche del tempo» (Roberta Pinotti) alla «promozione della solidarietà interfamiliare e della cultura della co-residenzialità» (Ignazio Marino). Dal Pdl, l'ex Guardasigilli Nitto Palma propone, tra la altre misure, l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno dell'abusivismo edilizio in Italia e «disposizioni in materia di responsabilità disciplinare dei magistrati e di trasferimento d'ufficio». Alla Camera Nichi Vendola già chiede l'adozione e la fecondazione assistita per le coppie omosessuali: «Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di eguaglianza nell'accesso al matrimonio e di filiazione da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso». E c'è subito un progetto concorrente, di Ivan Scalfarotto (Pd). L'ex ministro del Pdl Michela Brambilla ha presentato 22 proposte di legge a tutela degli animali.
Nel lungo elenco, come detto, non compare nessun grillino. E su Twitter la curiosa assenza ha già scatenato le prime ironie: «Ammazza quanto lavorano questi grillini». Scrive Maurizio Marinaro: «Aspettate solo di votare le proposte degli altri? Bel cambiamento che siete cari M5s». Francesco Ruiberto: «Grillini improduttivi. Proposte di legge: cosa sono? Come si fanno?». E ricorre l'accusa: allora sono dei «lavativi».

Cinque stelle ma zero proposte.

Commenti