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Borghezio choc su Idem "Le vere puttane stanno nelle istituzioni"

Bufera sulle dichiarazioni dell'europarlamentare della Lega Nord. Che però smentisce

Borghezio choc su Idem "Le vere puttane stanno nelle istituzioni"

Nuova tempesta su Mario Borghezio. L'europarlamentare della Lega Nord ha duramente apostrofato Josefa Idem. "Non ce l’ho con la signora Kyenge, ce l’ho invece contro questa ministra Idem, forse le vere puttane non sono quelle che esercitano la professione, sono quelle piene di ipocrisia, politicamente parlando, che dicono una cosa e ne fanno un’altra", ha tuonato a KlausCondicio.

Borghezio ha poi rincarato la dose: "Forse le vere puttane sono certi personaggi, donne ma anche uomini, che prostituiscono la funzione di servizio che chi ha uno stipendio pubblico dovrebbe sentire di avere nei confronti dell’azienda che li paga, dell’istituzione che gli da anche degli onori e dei piccoli privilegi o dei grandi privilegi".

Immediata la reazione di buona parte del mondo politico. "Che Borghezio fosse un uomo volgare gli italiani lo hanno capito da tempo, ma oggi ha veramente toccato il fondo", ha reagito il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. "È intollerabile che in questo Paese non sia possibile evitare di rivolgere critiche ad una donna senza accompagnarle con epiteti volgari, discriminatori, sessisti. So bene che non è un caso, specie se le parole vengono da soggetti come Borghezio", ha detto la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali.

Forti critiche anche dal centrodestra. "Il leghista Borghezio è il leader indiscusso dell’insulto, talvolta sessista, talvolta razzista, talvolta sessista e razzista insieme. Ne ha dato prova anche questa volta nei riguardi del ministro Idem con parole inqualificabili. È un cavernicolo della politica che nei riguardi delle donne non argomenta ma agita solo vistosamente la clava della volgarità", ha affermato la deputata del Pdl Elvira Savino.

Tuttavia, il leghista ha poi dichiarato: "Smentisco nella maniera più categorica di aver pronunciato qualsivoglia appellativo offensivo e volgare nei confronti del ministro Idem, che mi sono limitato a criticare politicamente.

Basterà ascoltare tutto il nastro dell’intervista radiofonica di Klaus Davi per accertarsene".

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