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Briatore condanna il Fisco: "Faccia pure i suoi controlli, tanto sono già fuggiti tutti"

Dura condanna dell'imprenditore all'indomani dell'ennesimo blitz dell'Agenzia delle Entrate: "Questa è un’altra stagione da dimenticare". La Sardegna ha perso il 60% dei turisti

Briatore condanna il Fisco: "Faccia pure i suoi controlli, tanto sono già fuggiti tutti"

Ancora un blitz degli ispettori del fisco, ed ancora delle località top delle vacanze. Controlli mirati, da venerd a domenica mattina, da Portofino, a Portocervo, a Capri, ai centri più rinomati dell’estate in Puglia ed in Sicilia. Puntuali anche i commenti, a partire da diversi amministratori locali, tra chi critica spettacolarizzazioni e sensazionalismo temendo un impatto negativo sul turismo e chi plaude alla trasparenza. "I controlli fiscali non ci spaventano affatto, non abbiamo niente da nascondere", ha commentato seccatamente il fondatore del Billionaire Flavio Briatore in una intervista alla Stampa dopo i blitz degli ispettori del Fisco e quelli della Siae in Costa Smeralda.

C'è davvero qualcosa che non va nel sistema di riscossione d'imposte che non riesce a escogitare nient'altro che interventi che intralciano gli albergatori e compromettono il relax degli ospiti. Verifiche a tappeto, quelle dell’Agenzia delle Entrate, che ha selezionato i suoi obiettivi con una "preventiva e approfondita attività di analisi del rischio" basata su informazioni dell’Anagrafe Tributaria e sulla conoscenza del territorio. Quindici gli esercizi controllati a Capri, tra discoteche, gioiellerie, spa, bar e ristoranti, dieci tra Portofino e Santa Margherita Ligure, quattordici tra Porto Cervo e Porto Rotondo, con un faro sulle discoteche con lido, ristorante e bar. Ventisei le verifiche a Iesolo e Sottomarina di Chioggia. In Puglia gli ispettori del Fisco sono stati a Monopoli, Molfetta, Bari, Torre a Mare, Margherita di Savoia, Bisceglie, Barletta, Fasano, Ostuni, Mesagne, Peschici, Vieste, Mattinata, Siponto, Lecce, Gallipoli, Porto Cesareo, Cutrofiano, Taranto e Leporano. Mentre in Sicilia, nel mirino del fisco 5 esercizi tra Taormina, Cefalù e Catania. "Facciano tutti i controlli che vogliono, tanto qui non c'è più nessuno da mettere sotto tiro – si sfoga Briatore – oramai sono già tutti fuggiti". Secondo l'imprenditore, "a colpi di imposte sulle barche o tasse sul lusso, oltre a tanti altri blitz di questo tipo, i nostri ospiti storici sono quasi tutti andati via. Hanno scelto altre destinazioni, ovviamente all’estero". Un esempio su tutti: a Porto Cervo e dintorni oramai non si vede più nessuno. "Questa è un’altra stagione da dimenticare, l’ottava - continua - dal 2005 va sempre peggio e la Sardegna ha perso almeno il 60% dei turisti". Briatore racconta come ogni anno funzioni allo stesso modo: "I controlli al Billionaire li fanno un giorno sì e l’altro pure. Ma ripeto, non abbiamo nulla da nascondere. Niente da dire sulle indagini dei finanzieri e degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate: è il loro lavoro, lo facciano bene. Anzi, è giusto che perseguano l’evasione fiscale".

Tra i commenti politici, il senatore del Pdl Maurizio Gasparri auspica controlli regolari mentre boccia il metodo dei blitz fatti "tanto per mettere ancora più in crisi le imprese turistiche e creare il panico tra i cittadini. Ma a chi vengono queste idee geniali?". Il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia racconta di controlli in corso "da due o tre giorni con una imponente task force" e auspica che non ci sia "sensazionalismo, come accadde per Cortina". Più duro il sindaco di Santa Margherita Ligure, Roberto de Marchi: "La lotta all’evasione fiscale è una grande battaglia che va condotta fino in fondo, ma c’è modo e modo. Non siamo in uno Stato di polizia. Sono piombati qui di sabato sera con i locali stracolmi di gente. Che brutta pubblicità...

".

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