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Brunetta avverte: se la Bindi non si dimette il Pdl ostacolerà il governo

Il capo dei deputati Pdl ribadisce il no alla nomina all'Antimafia: "Dal Pd uno strappo intollerabile". Giudizio negativo anche sul decreto p.a.

Brunetta avverte: se la Bindi non si dimette il Pdl ostacolerà il governo

La nomina di Rosy Bindi a presidente della commissione Antimafia continua a causare un forte malcontento nelle fila del Pdl.

Renato Brunetta, capogruppo alla Camera, ha sottolineato al termine di una riunione di maggioranza che il partito non è disposto a tollerare quello che definisce "uno strappo intollerabile", che ha "dei costi".

I Democratici hanno eletto la Bindi grazie a un accordo sottoscritto con socialisti e Sel, decisi a votare a oltranza sul nome stabilito. Una decisione che aveva scatenato le ire del Pdl, convinto che per una scelta del genere fosse necessaria una condivisione e non bastasse la forza dei numeri.

Chiedendo al Partito democratico di riflettere sulla propria decisione, il presidente dei deputati chiarisce che su questo tema "il Pdl è unito come un sol uomo". Se non cambierà qualcosa, il centrodestra è pronto a ostacolare l'attività dell'esecutivo, finché non si arriverà a dimissioni.

Brunetta è critico anche nei confronti del decreto sulla Pubblica amministrazione, che definisce "l'esatto contrario della mia riforma".

"Il giudizio non è positivo", chiarisce, ma "sono uomo delle istituzioni e quindi rispetto il lavoro del Parlamento".

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