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Cancellato il "bonus" sulle cartelle di Equitalia per chi ha crediti con Pa

Salta il blocco delle cartelle per gli imprenditori che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione

Sede di Equitalia
Sede di Equitalia

Salta il blocco delle cartelle per tutto il 2014 per gli imprenditori che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Ma resta la possibilità di compensare credito con debito verso il fisco. Il tutto però viene demandato a un successivo decreto del Tesoro che dovrà individuare caratteristiche e tempi per chi dovrà compensare.

Dopo i rilievi arrivati dalla Ragioneria generale dello Stato, l'Aula della Camera ha approvato con 395 voti a favore e sette contrari un emendamento, su indicazione della commissione Bilancio, che "depotenzia" in parte la norma originariamente inserita nel decreto "Destinazione Italia" durante i lavori delle commissioni Finanze ed Attività produttive. Un emendamento approvato la scorsa settimana, a pochi minuti dal via libera definitivo delle Commissioni, stabiliva infatti per quest’anno la sospensione delle cartelle esattoriali per le imprese titolari di crediti con la pubblica amministrazione. Una norma apertamente bocciata dalla Ragioneria, secondo la quale la sospensione avrebbe comportato "minori entrate per il 2014 non quantificate e prive di copertura finanziaria", tali da non far avere alla disposizione "ulteriore corso".

La sollecitazione della Ragioneria generale dello Stato era stata immediatamente recepita in parlamento. Sia il governo Letta sia la commissione Bilancio avevano infatti optato per una riformulazione che anzichè la sospensione prevedesse appunto la compensazione tra cartelle e crediti e rigorosamente "nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica". Non a caso l’emendamento approvato oggi in aula recita: "Con decreto del ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto (il Destinazione Italia), sono stabilite, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, le modalità per la compensazione, nell’anno 2014, delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, fornitura, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo le modalità previste dai decreti del Ministro dell’economia e delle finanze (...) qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato".

Con lo stesso decreto il ministero del Tesoro individuerà "gli aventi diritto, nonché le modalità di trasmissione dei relativi elenchi all’agente della riscossione".

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