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Carceri, il Consiglio d'Europa promuove l'Italia

Un mese dopo la bocciatura di Strasburgo. Vietti (Csm): "Bene, ma non dormiamo sugli allori"

Carceri, il Consiglio d'Europa promuove l'Italia

Il Consiglio d’Europa apprezza l’impegno del governo italiano per tentare di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. Una nuova valutazione sulla situazione degli istituti di pena italiani sarà effettuata nel giugno del 2015. L’organismo di Strasburgo a cui fa riferimento la Corte europea per i diritti dell’uomo in particolare ha apprezzato "l’impegno delle autorità a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario in Italia" e "i risultati significativi ottenuti in questo campo grazie alle diverse misure strutturali adottate per conformarsi alle sentenze" della Corte, compreso "il calo importante e continuo della popolazione carceraria e l’aumento dello spazio vitale ad almeno 3 metri quadrati per detenuto".

Un mese fa la bocciatura di Strasburgo

A fine aprile il Consiglio d’Europa aveva bacchettato l'Italia sostenendo che le nostre carceri continuano ad essere le più sovraffollate in ambito europeo. La realtà riferita al nostro paese, come emergeva dalla pubblicazione del rapporto annuale sulle statistiche riferito al 2012, parla di 145,4 detenuti per 100 posti disponibili, contro una media di 98 su 100: è la situazione peggiore dell’Unione europea a 28 paesi, mentre fra i 47 paesi che fanno parte del Consiglio d’Europa solo in Serbia il sovraffollamento è maggiore.

Vietti (Csm): non dormire sugli allori

"Da Strasburgo arriva una notizia positiva sulle carceri - il vicepresidente del Csm, Michele Vietti - che però non deve indurci a dormire sugli allori: continuiamo ad essere sotto osservazione, tutti gli allarmi lanciati, a cominciare da quelli del capo dello Stato, rimangono drammaticamente attuali".

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