Politica

Case, auto e azioni: i redditi dei politici

RomaTra gli acquisti più curiosi un Alfa Romeo duetto del 1976 del senatore leghista Roberto Castelli, appassionato di auto storiche. Poi c'è chi ha preferito investire 700.000 euro in azioni come Gianni De Gennaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, o chi ne ha investiti 788.000 come Enzo Ghigo (Pdl) per azioni varie. Nessun timore dell'Imu poi tra Montecitorio e Palazzo Madama vista l'abbondanza di acquisti immobiliari. Spicca la scelta del Kenya operata sia da Maurizio Leo, Pdl, che ha comprato casa a Malindi insieme alla moglie, sia da Ida D'Ippolito dell'Udc che invece si è spostata a Mambrui. Ha invece preferito Londra Marilena Parenti del Pd. Scelta autarchica per Alessandra Mussolini, Pdl, che ha comprato quattro case tutte a Roma. Anzi tutte a poca distanza da Villa Torlonia, dove pochi anni fa sono stati restaurati sia il bunker sotterraneo sia la villa che fu residenza di suo nonno Benito Mussolini.
Tanti i milionari nel governo Monti ma la dichiarazione dei redditi più pesante appartiene ancora una volta all'ex premier, Silvio Berlusconi. Il leader del Pdl però nel 2011 ha perso oltre 13 milioni di euro passando da un imponibile di 48.180.792, riferito al 2010, ai 35.439.981 del 2011, come riportato nella dichiarazione dei redditi del 2012, resa disponibile insieme a quelle di parlamentari e membri del governo Monti. Se nel paese la maggioranza dei cittadini sta stringendo la cinghia qui invece i milionari abbondano in particolare fra i ministri del governo tecnico.
Paola Severino, Guardasigilli, con un imponibile di 10.205.000 euro si piazza al top della classifica, staccando di molte lunghezze tutti gli altri. Se la cava bene pure Piero Gnudi che come ministro del Turismo è senza portafogli ma come cittadino dichiara un reddito di 1.850.532. Corrado Passera tra i ministri si piazza secondo con 2.714.903 ma è superato dall'ex sottosegretario alla Giustizia, Andrea Zoppini, 2.854.207, che però si dimise lo scorso maggio perché finito sotto inchiesta per frode fiscale. Sopra il milione di euro pure il, quasi ex, premier Mario Monti, 1.902.068 che nella dichiarazione registra pure un disinvestimento di 401.600 euro presso la Deutsche Bank. Staccata l'ex titolare del Lavoro, Elsa Fornero, con i suoi «miseri» 509.709 euro. Tra Montecitorio e Palazzo Madama fra i più ricchi Amato Berardi, imprenditore del Pdl, con 3.409.999 euro. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, non rieletto, dichiara 157.549 euro mentre Pier Ferdinando Casini, Udc, è il più povero tra i leader di partito con 116.074 euro di imponibile contro i 189.428 di Angelino Alfano, Pdl, il leader più ricco. Tra i più «poveri» invece Giuseppe Vatinno dell'Idv che dichiara appena 16.732 e Lino Miserotti del Misto 19.

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