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Caso dossier illeciti, condannato a 20 mesi Tronchetti Provera

Il numero uno della Pirelli è stato condannato per ricettazione

Caso dossier illeciti, condannato a 20 mesi Tronchetti Provera
Due anni era la richiesta della Procura, e un anno e otto mesi ha deciso il tribunale. Su Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli ed ex presidente di Telecom, si è abbattuta questa mattina la sentenza del tribunale di Milano che lo ha dichiarato colpevole del reato di ricettazione. Per il giudice, è dimostrato che Tronchetti si fece consegnare nel 2005 da Giuliano Tavaroli, all'epoca capo della security di Telecom, un DVD con il materiale informatico sottratto dai computer dell'agenzia investigativa Kroll. Kroll, il più grande gruppo investigativo privato del mondo, assisteva i rivali di Telecom nella lotta furibonda per il controllo della telefonia mobile in Brasile. E di quello scontro frontale fece parte anche l'incursione degli hacker di Tavaroli nei computer della Kroll: che aveva a sua volta dossierato Tronchetti e il suo entourage.
Tronchetti ha sempre sostenuto di essere all'oscuro dei metodi di Tavaroli. Ma il giudice evidentemente ha ritenuto credibile la testimonianza dello stesso Tavaroli: che ha scagionato Tronchetti sulla gran parte delle indagini "non tradizionali" svolte dalla sua struttura, ma lo ha invece direttamente chiamato in causa soltanto per l'affare Kroll. Secondo Tavaroli vi fu un riunione con il capo dell'ufficio legale di Telecom, Giuseppe Chiappetta, e con l'avvocato del gruppo, Francesco Mucciarelli, per concordare la gestione del materiale. Al termine della riunione intervenne anche Tronchetti, e si concordò che Tavaroli avrebbe inviato il DVD con una busta anonima alla segretaria del presidente.
Per l'avvocato di Tronchetti, Roberto Rampioni, contro l'imputato non è emerso nessun riscontro o elemento concreto in gradi di confermare il racconto di Tavaroli, che da solo non poteva giustificare una sentenza di condanna. Invece il giudice Anna Calabi è stata di diverso avviso. E insieme alla condanna a venti mesi di carcere, totalmente assorbita dalla condizionale, ha inflitto a Tronchetti un risarcimento di novecentomila euro a favore di Telecom, il cui nuovo management si era costituito parte civile contro l'ex presidente (chiedendo una cifra assai più rilevante, sei milioni). Accolti anche i risarcimenti chiesti da Carla Cico e Daniel Dantas, gli avversari di Tronchetti nella guerra brasiliana.
Il tribunale - accogliendo la richiesta del prcuratore aggiunto Alfredo Robledo - ha trasmesso gli atti alla procura perché indaghi per falsa testimonianza a carico di Chiappetta e Mucciarelli, che interrogati come testimoni avevano scagionato Tronchetti.
L'avvocato di Tronchetti, Roberto Rampioni, ha dichiarato: "è fuori sia dalla logica giuridica che dalla logica comune che Tronchetti sia stato condannato per il reato di ricettazione, avendo disposto l'invio della documentazione alla autorità giudiziaria". Secondo il difensore, le testimonianze di Tavaroli non era sufficiente a disporre la condanna: "le dichiarazioni rese da Tavaroli sono state così tante volte rimodulate e modificate che nella requisitoria lo stesso pm ha dovuto in parte abbandonare in ragione della loro ambiguità".

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