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Berlusconi: "Boccassini voleva farmi del male"

Berlusconi apre la raccolta fondi per Forza Italia: "È la prima volta, sono costretto dalla legge sul finanziamento pubblico". E domani inizia i servizi sociali: "Aiuterò chi ha bisogno"

Berlusconi: "Boccassini voleva farmi del male"

È un Silvio Berlusconi combattivo quello che sin dalle prime ore del mattino parla di politica interna, calcio e giustizia. Intervistato ai microfoni di Radio Capital, il Cavaliere non cela il proprio stato d'animo alla vigilia dell'inizio dei servizi sociali: "Domani comincerò la mia presenza a Cesano Boscone. Vivo questa attesa con la certezza che saprò aiutare chi ne ha bisogno e che per me sarà un modo per arricchirmi".

"Visitando chi soffre in ospedale con la mia mamma ho imparato che aiutare le persone che hanno bisogno è il modo migliore per arricchirsi", prosegue il leader di Forza Italia, che poi, incalzato dai conduttori, non rinuncia a scherzare: "Io santo se farò un miracolo alla Sacra Famiglia? Di sicuro, e molto presto". Tornando serio, Berlusconi annuncia di essersi già messo allo studio delle varie cure per il morbo di Alzheimer per assistere al meglio i pazienti della struttura di Cesano Boscone. Sulle attività specifiche che svolgerà ai servizi sociali, però, non rivela ancora nulla: "è un segreto assoluto".

Certo, ribadisce il Cavaliere, "mi sembra assurdo che una persona come me possa essere rieducata", ma i colloqui con i responsabili dell'Uepe sono stati contraddistinti da una grande disponibilità all'ascolto.

La giustizia

Il tono si fa poi più amaro quando si passa ai temi della giustizia, ma non per questo Berlusconi si mostra scoraggiato. "La mia è una pena molto grande per chi come me da 20 anni combatte a difesa della liberà e si trova con una sentenza infondata - chiosa il leader di Forza Italia - Non è bella la visita dei poliziotti che controllano se sei a casa la sera. È una situazione che non fa fare una bella figura al mio Paese quella di pensare che una persona possa essere rieducata con dei colloqui quindicinali con assistenti sociali". Con il Tribunale di Sorveglianza Berlusconi racconta però di aver avuto rapporti "cordiali". Del processo Ruby invece dice di non volere parlare, ma auspica comunque che emergano "fatti nuovi che chiariscano tutto".

Il pm Ilda Boccassini "aveva motivazioni, che dentro di lei sono molto forti, di interrogare delle persone che lei pensava potessero farmi male - spiega l'ex premier -Tutto quel processo è una farsa, fa parte della tempesta perfetta del 2011 realizzata per il colpo di Stato che poi ha portato il mio governo a dare le dimissioni. Io diedi le dimissioni perchè ci stavano venendo sottratti, in maniera precisa e organizzata, nostri parlamentari e non avremmo più avuto la maggioranza"

Per quanto riguarda il processo napoletano sulla presunta compravendita di senatori, il Cav esprime soddisfazione per la deposizione della senatrice Anna Finocchiaro, che confermano le accuse verso l'allora gruppo del Pdl: "Io ho una rappresentazione contraria a questo. I miei avvocati mi hanno telefonato ieri sera e mi hanno detto che la dottoressa Finocchiaro aveva dato delle risposte molto positive per la nostra causa. Bisogna vedere la deposizione nel suo insieme".

"A noi hanno sottratto in venti anni addirittura centinaia di candidati e nessuno se ne è mai scandalizzato. Nella politica - osserva l'ex premier - non avendo i parlamentari vincolo di mandato, le opposizioni cercano sempre di far venire meno la maggioranza e nessuno se ne è mai scandalizzato." Ad ogni modo il Cavaliere si dice sereno: "Ho una lunga esperienza di attacchi giudiziari. Sono tutti assolutamente fondati sul fatti non veri ed io sono tranquillo, perchè sono convinto che la verità emergerà".

Il calcio

Incalzato sui fatti di cronaca che hanno turbato gli ultimi appuntamenti della stagione calcistica, Berlusconi invita a distinguere tra gli ultras violenti e tifosi pacifici. "Gli ultras, quelli, per esempio, che conosco io del Milan, sono assolutamente delle persone dallo spirito anche semplice, con una vera passione per la loro squadra - spiega l'ex premieri - Si identificano con la loro squadra, vedono se stessi, si identificano con i giocatori in campo che diventano i loro eroi. Davvero, nei loro confronti il calcio diventa la metafora della vita".

Del destino di Clarence Seedorf dice che "si vedrà a fine campionato", mentre parlando di Mondiali confessa che "io Balotelli lo porterei, ma Prandelli si prepari a fare un grande lavoro." Smentisce categoricamente le voci su una presunta ipotesi di vendita del Milan, ma ammette che "competere con il denaro arabo è difficile".

La politica interna

Parlando di politica, il leader di Forza Italia torna a ribadire l'opposizione frontale a Grillo ("un piccolo e pericolosissimo Hitler") e celia sulle alleanze passate e future: "Con Alfano avevo una piena identità di vedute su tutto, con Dudu non ho avuto ancora modo di ragionare su temi come quello della Cristianità..."

Il lancio della raccolta fondi per Forza Italia

Nel pomeriggio il Cavaliere è tornato a parlare aprendo la raccolta fondi per Forza Italia: "Con la nuova legge sul finanziamento dei partiti mi hanno impedito di continuare a sostenere Forza Italia - spiega il leader di Fi in un messaggio - Questa nuova legge vieta che si possa finanziare un singolo partito politico con più di 100.000 euro all'anno".

È la prima volta in vent'anni in cui Forza Italia si trova costretta a chiedere un sostegno economica, chiamando a raccolta gli "azionisti della libertà": "Lo chiedo - spiega Berlusconi - a chi è convinto che solo i moderati alternativi alla sinistra possano evitare un futuro pericoloso e illiberale."

"La raccolta fondi - prosegue- è finalizzata in questa prima fase a sostenere la campagna per le elezioni europee. Nei prossimi mesi sono previste una serie di iniziative mirate di volta in volta a raccogliere fondi su singole azioni politiche o di comunicazione"

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